Piantiamo la siepe, fermiamo il cemento

basso isonzo_un seme per il parco_pinatumazioni scuoleGrande festa domenica 7 maggio ore 10, presso l’azienda agricola Le Terre del Fiume in via Bainsizza 4, dove campagna di social crowdfunding Un seme per il Parco Agricolo del Basso Isonzo, si concluderà con la piantumazione delle siepi. Una festa a cui saranno presenti i promotori: la stessa azienda bio, Ca’ Sana, Legambiente ed un’ampia rete di sostenitori **.

A difesa del parco verranno messe a dimora centinaia di piantine – ben 450 metri di siepe – da parte di tutti coloro che hanno aderito al crowdfunding (c’è tempo fino alla mezzanotte di sabato per acquistarne una on line qui). La piantumazione sarà accompagnata da animazione per bambini, letture e l’esposizione di alcune sculture opera di Nicolò Argenti. Seguirà un pic-nic all’aperto e dalle 19 a Ca’ Sana si esibiranno in concerto i Gipsy Thies.

Tutte le performance artistiche sono state curate dall’EcoArt Service di Legambiente, il service artistico con finalità ambientali per sostenere realtà impegnate in esperienze di rigenerazione urbana e di promozione del paesaggio.

Parallelamente, la festa continua in piazza delle Erbe e della Frutta dov’è prevista l’edizione primaverile del Biologico in Piassa.

Sono molte le iniziative nate dal basso per sottrarre le aree del Basso Isonzo alla cementificazione e per promuovere un’agricoltura più sostenibile e redditizia. Oltre alle prime simboliche piantumazioni effettuate in questo periodo dagli alunni delle scuole elementari Arcobaleno e Zanibon, qualche anno fa ci fu il tentativo, purtroppo senza successo, di Franco Zecchinato, presidente della cooperativa bio El Tamiso e co-fondatore della manifestazione “el Biologico in Piassa”, di ottenere la gestione i 13 ettari ceduti al comune dall’IRA (Istituto di Riposo per Anziani).

Più recentemente alcune cooperative di agricoltori operanti in zona hanno partecipato ad un’asta giudiziaria (vinta purtroppo da un costruttore) per acquisire la proprietà di alcuni ettari. La stessa Ca’ Sana sta cercando di trasferire nell’area del Parco l’azienda biologica che gestisce con altri soggetti.

Se cittadini e agricoltori si sono impegnati e s’impegnano per dare vita al Parco Agricolo, lo stesso non si può dire del Comune. In un articolo di Sergio Lironi pubblicato alcune settimane fa (leggi qui) abbiamo dato conto delle vicissitudini urbanistiche che hanno interessato l’area del Basso Isonzo e che hanno affossato il progetto, predisposto da alcuni tra i più prestigiosi paesaggisti italiani, per la realizzazione di un grande parco urbano degno di una moderna citta europea.

In quell’occasione (2003, Giunta Destro) il Comune preferì applicare una strategia urbanistica, la perequazione, segnata da un inutile carico di speculazione edilizia, a discapito della strategia conservativa degli ampi spazi verdi esistenti, eredità del progetto di città del grande urbanista Luigi Piccinato. Questa tendenza del Comune è stata confermata dall’assessore Mariani (vedi la mappa del 2007 con una nostra previsione edificatoria nell’area) e poi esasperata da parte dell’ex Sindaco Bitonci nel 2016 con un nuovo accordo edificatorio (variante PI per l’area nord di via Lucca)e con il declassamento del settore Verde Pubblico a semplice Servizio.

Una soluzione per la conservazione del verde è stata ideata da tempo e consiste nella formazione del Parco Agro-paesaggistico Metropolitano. Senza necessità di espropri, o di contropartite in cemento, la conservazione e valorizzazione degli spazi liberi esistenti è possibile, ma c’è bisogno di una svolta nelle strategie urbanistiche del comune.

Il 7 maggio offre una duplice occasione per lanciare un chiaro messaggio ai candidati sindaco. Quindi prendete la bici, andate la mattina a piantare una siepe al Basso Isonzo, fate il pic-nic e poi passate da piazza delle Erbe al ‘Biologico in piassa’: scoprirete oltre 50 realtà contadine bio, caseifici, tessitori, sparsi nella nostra regione che aiutano a preservare la Terra dal consumo di Suolo.

Lorenzo Cabrelle – Legambiente Padova

** gli aderenti al progetto Un seme per il parco agricolo del Basso Isonzo sono: Cà Sana, Az. Agricola Le Terre del Fiume, Legambiente, Aiab Veneto, AltrAgricoltura Nord Est, Circolo Wigwam Il Presidio, Comitato CheAriaRespiriamo, Comitato Iris, coop. Coislha, El Biologico in Piassa, El Tamiso, Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova, Osteria di Fuori Porta – Coop. i 12 mesi,  Residenti di via Nazareth – difendiamo il verde in quartiere, Rete Arcella Viva