Se i colori dell’integrazione offrono uno sguardo nuovo sull’Arcella

tavoletta1In questi giorni, passeggiando lungo le vie dell’Arcella, il nostro sguardo potrebbe incontrare delle tavolette dipinte appese lungo le ringhiere o sui cancelli di alcune case.

Questi coloratissimi disegni sono il frutto di un progetto rilanciato quest’anno (e documentato da Giovanni Sgobba, nel progetto Sguardi d’Arcella), ma nato nel 2017

su impulso delle insegnanti della scuola dell’infanzia Il Quadrifoglio: sulla cancellata dell’edificio scolastico sono stati esposti i disegni che rappresentano tutti gli studenti che frequentano la scuola. Un modo per presentarsi e per dire che tutti i bambini hanno il diritto ad essere accolti in una scuola che offre e risponde a tutti i loro bisogni.

Le tavolette sono state dipinte dai bambini del Il Quadrifoglio e dagli alunni delle classi II A e V A della scuola Rosmini, dopo aver frequentato un laboratorio del colore ed aver seguito un percorso didattico ispirato agli insegnamenti degli artisti Bruno Munari e del prof. Roberto Pittarello. Ai ragazzi e ai bambini era stato chiesto di eseguire le tecniche appena apprese ed ecco che, utilizzando il colore, hanno cominciato a parlare di loro stessi. Il risultato?! Un arcobaleno di tinte che riflette la grande multietnicità presente nelle classi: le diverse culture si incontrano nella dimensione universale della pittura e dell’arte.

Dalle tavolette emerge una volontà di “riscatto”, la volontà di mostrarsi semplicemente per quello che si è, comunicandolo in modo genuino, come (solo) i bambini sanno fare.

Ma questi disegni dicono molto altro:  è opportuno riflettere sulla loro collocazione e su coloro che vi hanno provveduto. Le tavolette escono dal contesto scolastico e trovano spazio nelle vie del quartiere, dopo essere state “adottate” dagli abitanti dell’Arcella.

Ciò è avvenuto durante la Festa del 14 aprile in occasione della giornata dedicata al progetto “Grande Scuole Arcella”, che mira a rafforzare il valore sociale ed educativo della scuola in un contesto socio-culturale complesso come quello dell’Arcella. L’obiettivo del progetto GSA è contribuire alla lotta del degrado sociale, favorendo l’interazione tra scuola e territorio attraverso le attività e le creazioni artistiche degli studenti.

Nella giornata del 14 aprile le tavolette dipinte sono state esposte in pubblico e i cittadini del quartiere ne hanno preso in custodia circa un’ottantina, provvedendo ad appenderle alle ringhiere delle loro case; peraltro i disegni sono stati realizzati su legno per uso esterno, in modo da poter essere tranquillamente esposti all’aria aperta.

In questo modo gli “arcellani” hanno partecipato attivamente alla proposta e, insieme ai bambini, si sono impegnati a migliorare il quartiere in cui vivono, arricchendolo di colori e di sorpresa. In questo progetto si scorge quindi una finalità che va ben oltre l’insegnamento di una tecnica artistica perché alla base di tutto c’è la volontà, da parte di insegnanti e alunni, di condividere i disegni (e quello che veicolano) con gli abitanti della città e di essere artefici di un cambiamento: la riqualificazione di un luogo. Prendersi cura dell’ambiente e in cui si vive e rispettarlo è inoltre una delle finalità che si pone il concorso “Io cittadino Glocale”, a cui l’attività laboratoriale dei colori ha aderito. L’arte è lo strumento per realizzare questo obiettivo.

Le tavolette dipinte rispondono anche a un altro proposito:  garantire a tutti una scuola di qualità, anche attraverso percorsi artistici che insegnino al contempo l’aggregazione e la condivisione.

La speranza delle insegnanti è che questo progetto non si limiti a un esperimento occasionale  e che i disegni rimangano esposti a lungo termine: […] adottare la tavoletta e tenerla per sempre [..], è l’invito di Gabriella Balbo, insegnate della scuola Il Quadrifoglio. Quindi, arcellani, tenete le tavolette ben in vista e allietate le passeggiate di chi, curioso, scorgerà il colore tra le recinzioni delle vostre case.

Il prossimo anno scolastico, i bambini e le loro maestre, hanno in serbo nuovi e, speriamo ancora vivacissimi, progetti.

Laura Solvej Poli – redazione ecopolis

P.s. Le strade dell’Arcella sono curiose di vedere appesi anche i disegni di chi, durante la Festa del 14 aprile, ha avuto l’opportunità di portare a casa una tavoletta “vergine” e poterla colorare (e finire) a propria discrezione.

 

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