La nostra regione si conferma un’eccellenza sui rifiuti, arrivando arrivando a 245 comuni “rifiuti free”, cioè con una produzione di secco pro capito inferiore a 75 kg l’anno.
I dati del Dossier Comuni Ricicloni Veneto ci parlano di un primato trevigiano, mentre agli ultimi posti ci sono alcuni comuni delle province di Verona, Vicenza e Padova, così come il centro della nostra città.
Nella classifica stilata sul rifiuto finale da smaltire nel 2017, insieme agli altri capoluoghi di provincia, Padova resta ben poco “riciclona” perché, pur migliorando rispetto all’anno precedente, ha una produzione di rifiuto secco di 258,4 kg/ab ogni anno e una raccolta differenziata solo al 50,9%. Meglio invece la provincia, che arriva in media a una raccolta differenziata del 63,6%.
Agli ultimi posti troviamo Monselice (169,9 kg ab/eq.* anno; RD 65%), Este (163,3 kg ab/eq.* anno; RD 64,4%), Cittadella (164,1 kg ab/eq.* anno; RD 64,2), Camposampiero (162,2 kg ab/eq.* anno; RD 61,7%), Selvazzano Dentro (151,8 kg ab/eq.* anno; RD 62,4%), Montegrotto Terme (146,7 kg ab/eq.* anno; RD 64,5%), Conselve (140,7 kg ab/eq.* anno; RD 66,2%), Carmignano di Brenta (138,8 kg ab/eq.* anno; RD 62%) e Sant’Elena (137,3 kg ab/eq.* anno; RD 68,7%).
La provincia della nostra città ha però anche dei picchi di eccellenza, con diversi comuni “rifiuti free”. In cima alla classifica provinciale troviamo Megliadino San Vitale (51,9kg ab/eq.* anno; RD 76,8%). Carceri (52,8 kg ab/eq.* anno; RD 77,1%), Barbona (60,4 kg ab/eq.* anno; RD 74,0%). Seguono Masi (64,7 kg ab/eq.* anno; RD 74,1%), Piacenza d’Adige (65,5 kg ab/eq.* anno; RD 73,6%) e Candiana (66,1 kg ab/eq.* anno; RD 72,5%). A chiudere la classifica troviamo infine Campodoro (66,7 kg ab/eq.* anno; RD 76,9%), Vigodarzere (67,2 kg ab/eq.* anno; RD 75,9%), Merlara (69,2 kg ab/eq.* anno; RD 73,4%) e Correzzola (70,3 kg ab/eq.* anno; RD 72,2%).
L’amministrazione padovana si sta muovendo per diffondere la raccolta “porta a porta” e togliere i cassonetti dalla strade entro il 2020: un modello che al momento copre già 95mila abitanti e fa arrivare i valori della raccolta differenziata al 70%, contro il 40% dei quartieri non ancora coperti.
Peggio di Padova ad oggi fanno solo alcuni comuni delle province di Verona e Vicenza e Venezia: ultimo arriva il comune di Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona con un secco residuo 924,7 kg/ab. eq. per anno e una raccolta differenziata solo al 9,2%, seguito da Erbezzo (VR), Gallio (VI), Tonezza del Cimone (VI), Bosco Chiesanuova (VR), Iesolo (VE).
Per evitare che divengano necessari altri inceneritori oltre a quelli di Schio e Padova per Legambiente rimane centrale limitare la produzione dei rifiuti, puntando a un Veneto del tutto “rifiuti free”. Solo sviluppando l’economia circolare con nuove normative sarà anche possibile contrastare il traffico illecito di rifiuti che, con finte operazioni di trattamento e riciclo, ha fatto lievitare il fatturato dell’ecomafia in Italia fino a 14,1 miliardi.
Luca Cirese – redazione ecopolis
chiedo scusa… ma quando ripuliremo gli articoli da inutili anglicismi (o semi-anglicismi) quali “rifiuti free”?
never say never -quando l’inglese sarà un lingua extra comunitaria FORSE?