Salviamo il Portello, NO al ritorno del traffico

10378215_726705304033800_9080413957574861750_nNonostante la contrarietà di molti residenti, il Sindaco Massimo Bitonci ha deciso di riaprire al traffico la parte di Piazza Portello antistante alla Porta, pedonalizzata non più di un paio di mesi fa. Gran parte dell’intervento appena realizzato con i soldi dei cittadini risulta quindi inutile, perché la zona pedonale, attraversata ogni giorno da migliaia di persone, viene tranciata in due dal passaggio delle auto. Sabato 13 settembre 2014 residenti, commercianti e associazioni si sono ritrovati per dire no al ritorno del traffico davanti a questo monumento e per chiedere di ripristinare la zona pedonale di fronte alla Porta e di chiudere la strada che collega via Gradenigo a via Loredan.

Le motivazioni sono le seguenti:

• L’importanza di preservare un luogo finalmente vivibile per il quartiere, con più spazio di socialità e con meno traffico;

• La necessità di far maturare un nuovo interesse per il quartiere basato su servizi, spazi di qualità e punti d’incontro vivibili capaci di attirare nuove famiglie al Portello;

• L’interesse storico, culturale e turistico nel valorizzare la Porta di via Portello al pari di altri monumenti cittadini anche in funzione di uno sviluppo della navigazione fluviale;

• L’importanza di migliorare l’accoglienza della zona per le attività commerciali con l’area pedonale che consente l’individuazione di plateatici e nuovi parcheggi;

• La necessità di garantire la sicurezza di tanti ciclisti e pedoni che transitano attraverso la porta garantendo comunque il transito delle auto per i residenti;

• L’importanza di creare un presidio gentile grazie alle attività sociali, culturali e commerciali che avevano luogo nell’area di fronte la porta e che allontanano presenze sgradite al quartiere migliorandone la sicurezza;

Ci chiediamo inoltre –  fanno sapere dal Coordinamento Porta al Portello, Salviamo la Piazza – se la nuova pavimentazione, pensata per una zona pedonale, sarà sufficiente a sopportare le vibrazioni dei veicoli a motore: temiamo infatti che ben presto i soldi dei cittadini dovranno essere nuovamente sborsati per sistemare una pavimentazione non pensata per le auto. Se il Sindaco Bitonci confermerà la sua posizione non potrà dire di non essere stato avvertito.

A partire da oggi il Coordinamento sostenuto da singoli cittadini ha dato il via a una raccolta firme rivolta all’attenzione del sindaco Bitonci, che verrà promossa anche tramite banchetti nei prossimi giorni.

Coordinamento “Porta al Portello, Salviamo la Piazza”: Residenti, Commercianti, Studenti, Associazione Progetto Portello, StudentiPer-UDU, Comitato Mura, Legambiente, ASU

7 thoughts on “Salviamo il Portello, NO al ritorno del traffico

  1. Nei paesi civili si incrementano i servizi pubblici e le piste ciclabili (anche dove nevica, e fa un freddo cane!). Permettere che le persone stiano insieme, magari coinvolgendole in attività culturali è il miglior deterrente contro l’insediamento del sottobosco di malavitosi spacciatori e disperati.

  2. Sono sempre stata favorevole ai luoghi aperti, alla valorizzazione dei monumenti. al favorire l’uso della bicicletta e non dell’auto anche per recarsi al lavoro, ma qui al Portello, secondo la mia esperienza diretta il grave problema che è andato costituendosi con la realizzazione della piazza è non aver adeguato correttamente il percorso alternativo per le auto e i mezzi più pesanti (camion per carico e scarico merci e rifiuti) proprio vicino ad un “quartiere” che non è solo di abitazioni ma di edifici soprattutto Universitari che devono essere raggiunti sia dai dipendenti che da tutti quelli che lavorano nel settore e … da Nord di Padova non c’è accesso se non per la Stanga, anche arrivando dal nuovo ponte dietro la Fiera non ci sono alternative per attraversare il Piovego…! Quindi ritengo sia giusto sostenere il mantenimento della zona pedonale ma di suggerire caldamente un percorso accettabile e non una gincana ingorgante tra le vie e i palazzi come è attualmente per i mezzi motorizzati.

  3. favorendo bitonci si sapeva dove si va a finire. non c’è bisogno di giudicarlo sui fatti. per anni abbiamo fatto così con berlusca. il retroterra culturale è noto. tra bush e gore nel 2000 c’era un terzo incomodo (si chiamava nader), i puri hanno votato per nader e c siamo ritrovati bush con tutte le conseguenza per i 100 anni successivi. non so se ho ragione, ma meditiamo. ciao

  4. Cari amici e compagni di Legambiente,
    vi invito ad aprire gli occhi, per guardare la realtà senza annebbiamenti ideologici.
    Il titolo “Salviamo il Portello, NO al ritorno del traffico” è palesemente mendace.
    Il traffico esiste tutt’ora, anzi, il disagio del passaggio auto in Via Portello è ampliato proprio causa le scelte del progetto Attolico.
    Per far capire la malafede di taluni, ricordo che la foto ufficiale del progetto ha oscurato il lato della Via ove è stato inserito il percorso automobilistico a ridosso delle case. Per dare l’illusione della pedonalizzazione di Via Portello.
    Non solo.
    La “piazza” non esiste. Infatti è una Via, Via (Borgo) Portello, come risulta storicamente e dalla toponomastica.
    La maggior parte di chi abita, lavora, vive Via Portello, è contrario alle scelte fatte da Agostini-Attolico-Rossi, come anche chi nelle vie adiacenti ne subisce gli effetti della circolazione oggi deviata.
    Il Comitato “Amici di Via Portello” ha da tempo depositato un esposto in Procura circa il progetto ed i lavori, ma anche comunicato alle amministrazioni comunali passate e presenti delle precise proposte per come risolvere la questione dell’attraversamento automobilistico davanti alla Porta Ognissanti, senza preconcetti e pregiudizi partitici e ideologici.
    Salvare una “piassa” che non esiste e non potrà esistere, non aiuterà Porta Ognissanti. Sono le dinamiche della mobilità proprie di Via Portello e dintorni da risolvere alla radice. La pedonalizzazione effettiva di tutto il tratto davanti alla Porta lato Via Portello si potrà realizzare solo se venissero bloccati contemporaneamente gli accessi auto da Via Gradenigo e da Via Loredan. Al momento improbabile. Ma di chi sono le auto che transitano e parcheggiano? Perché l’Università non costringe dipendenti e studenti a venire in autobus lasciando l’auto oltre il Piovego? Il bus navetta “Portello” quando partirà? Il sistema parcheggi Portello quando sarà organizzato?
    La Porta Ognissanti la si “salva” con un piano di manutenzione ordinaria e di valorizzazione quotidiana, a prescindere dalle auto, condividendolo non solo con l’università e i suoi figli, ma anche con chi non è universitario ed ogni giorno è sul posto, anche quando l’università è chiusa. Condivisione che è mancata totalmente proprio causa le scelte di parte della precedente amministrazione, più interessata a grandi progetti elettorali, a vantaggio di progettisti ed affini ( e non si è ancora risolto il problema allagamenti e fognature!).
    Adesso vedremo cosa farà in concreto la nuova amministrazione Bitonci, ma almeno questa si è già messa a disposizione per incontrare ed ascoltare.
    Legambiente, aprite gli occhi, e anche le orecchie!
    Ciao.
    Maurizio Ulliana
    cell. 3487077807

  5. caro maurizio.
    le cose cambiano. Prima del palazzo della ragione c’erano due bellissime case torri e un fiumiciattolo in quel posto. tuttavia si è creato un capolavoro. immagino che qualcuno per lungo tempo abbia chiamato piazza delle erbe o dei frutti con il nome della via che c’era lì prima. poi con il tempo si è chiamata piazza. Lo stesso vale per piazza portello. Personalmente penso che la sua dimensione e la sua conformazione ne fanno un’ottima piazza. e poco mi importa che non si sia mai chiamata così. conta la funzione e non il nome, altrimenti facciamo come quel prete che siccome il venerdì non si mangia carne battezzò il coniglio come trota e se lo mangiò in santa pace.

    Sul fatto che il precedente progetto potesse essere migliorabile (dalla realizzazione della pur pregevole idea dei giochi d’acqua fino alla dimensione e spazio per il passaggio delle auto) siamo d’accordo. ma che adesso sia migliorato no. Credo che chi si è opposto alla piazza, nel medio periodo, avrà di che dolersene, in generale.
    Anche la viabilità va complessivamente cambiata con una forte operazione di pressione sull’università, dove persiste una cultura macchinocentrica che va eliminata ma che d’altronde ha la sua ragione nei carenti servizi pubblici. ma è ovvio che la viabilità lì è e deve essere solo locale. e rendendo difficoltoso il passaggio per piazza portello si va proprio in quella direzione.

    davide

  6. Quanto scrivi conferma che l’operazione “piassa” non ha nulla a che fare con le peculiarità e la valorizzazione culturale del Borgo Portello.
    Persa un’altra opportunità. Peccato.
    Ciao.
    Maurizio

  7. solo una notazione storica.
    non si sa di preciso quando sorsero piazza delle erbe e piazza della frutta. sono antichissime. e non è affatto detto che prima ci fossero delle vie.

Comments are closed.