Passi racconta Tiezzi, tra economia, ecologia e filosofia

tiezzigiustoIl libro di Lucio Passi ripercorre la traiettoria culturale, scientifica e politica di Enzo Tiezzi, intrecciandola con gli avvenimenti e con il contesto storico che ha visto il nuovo ambientalismo italiano affermarsi nella sua forma matura.

Il volume, nella prima parte, fa emergere l’importanza del contributo che a partire dagli anni ’80 Enzo Tiezzi fornì all’ecologismo.

Un contributo che ne ha fatto una figura di spicco dell’ambientalismo, che proprio negli anni ’80 entrava nel suo periodo di maturità. Prende poi in esame i concetti chiave del pensiero di Tiezzi, dalla lettura termodinamica e coevolutiva della vita sulla Terra ai fondamenti dell’economia ecologica (che approfondiremo su Ecopolis nelle prossime 4 settimane, con la rubrica speciale “Alfabeti per l’ecologia”).

Tiezzi, chimico fisico di fama internazionale, tra i fondatori di Legambiente di cui fu dirigente, autore di decine di libri e centinaia di pubblicazioni, ha avuto, nella curiosità intellettuale, nella disponibilità umana, nell’apertura verso altri ambiti culturali il suo tratto distintivo. La trasversalità e il dialogo tra saperi è stata infatti la cifra di tutto il suo lavoro scientifico, culturale e politico. A partire dalla critica al paradigma meccanicista-riduzionista del modello scientifico dominante, Tiezzi ha sempre cercato di far dialogare termodinamica e biologia, evoluzionismo e sociologia, coevoluzione e filosofia, bellezza ed economia… alla ricerca di una visione sistemica e complessa di “Arancia Blu”, come amava definire il nostro Pianeta, della società da essa sostenuta, e delle loro interrelate dinamiche. Fino a proporre l’ecologia come una scienza sistemica e globale.

Ma – secondo Passi – le implicazioni del suo lavoro scientifico hanno anche una grande pregnanza filosofica. Smantellano infatti la nozione di Soggetto affermatosi in epoca moderna. Dalla visione coevolutiva di uomo e natura proposta da Enzo Tiezzi – la via per ridare futuro alla vita sulla Terra così come la conosciamo – emerge anche una nuova concezione degli uomini e delle donne, del loro ruolo e delle loro relazioni. Ridimensionare i tempi dell’economico dal ruolo assoluto che hanno assunto, subordinandoli ai ritmi biologici del Pianeta, significa anche indicare una strada per la liberazione, non solo dalla miseria e dalla fame di parte dell’umanità, ma anche dalla condizione alienata deglli uomini dei Paesi ricchi.

Grazie al suo approccio globale Enzo Tiezzi vedeva lontano ed individuò, già trent’anni fa, le sfide cruciali che oggi più che mai l’ambientalismo e l’umanità si trovano di fronte: la necessità di rivoluzionare il paradigma scientifico, quella dei cambiamenti climatici, che Tiezzi denunciava quando ancora la comunità scientifica era divisa sulla loro esistenza. Tiezzi fu tra coloro che elaborarono il concetto di sviluppo sostenibile e la teoria dell’ ecological economics: un approccio che supera le teorie economiche basate solo su capitale e lavoro, riconoscendo l’esistenza di tre parametri: il lavoro, il capitale naturale ed il capitale prodotto dall’uomo, dove il valore del secondo, anche in termini quantitativi, supera di gran lunga il terzo.

‘Enzo Tiezzi. Verso il nuovo ambientalismo’ di Lucio Passi. Con il contributo di Nadia Marchettini,  Simone Bastianoni,  Valentina Niccolucci,  Federico M. Pulselli e Riccardo M. Pulselli dell’Università di Siena. La Biblioteca del Cigno – Collana di Legambiente edita da Editoria & Ambiente srl. 162 pagine, 8 euro.

Andrea Nicolello Rossi – Direttore di Ecopolis