Non siamo finora intervenuti riguardo alla nuova Pediatria perchè non potevamo credere che davvero, pur essendo il Parco delle Mura indicato fra i progetti qualificanti nei programmi di entrambi i candidati, si potesse concepire o accettare un progetto dall’impatto così deprecabile.
Sia chiaro che siamo consapevoli della necessità di sostituire una struttura ormai inadeguata e certo non è fra i compiti istituzionali dell’Azienda Ospedaliera preoccuparsi del volto e della storia della città. Ribadiamo, però, che un tale agire in così palese contrasto con qualsiasi buon proposito di valorizzazione delle mura, quale risorsa culturale, turistica e urbanistica, soprattutto per una visione futura di Padova, ci lascia davvero interdetti. Non ce lo aspettavamo!
Non era bastata la vecchia pediatria, la lavanderia, le cliniche neurologiche a devastare il baluardo Cornaro o la piantatura degli alberi a caso e le costanti minacce di adibire a devastante parcheggio la fossa.
Ora si andrebbe a costruire un edificio di ben otto piani, a pianta 72 per 25 metri (1800 mq per piano), ad una distanza di 26 metri dalle mura e soli 16 metri dall’ingresso al baluardo (l’unica opera di Sanmicheli a Padova!). Tutto ciò rispettando certamente la lettera, ma tradendo lo spirito del vincolo esistente a protezione delle mura.
Inoltre non si fa alcun cenno, nei programmi resi noti, ad una contestuale eliminazione della vecchia pediatria, pur se fatiscente e di qualità inadeguata alla “firma” del progettista. E sarebbe almeno un modo questo per risarcire, in parte, uno sfregio che risale ormai a cinquant’anni fa. Se l’espressione “partire col piede sbagliato” ha davvero un senso questo pare essere uno dei casi esemplari.
Si poteva fare diversamente? Per noi assolutamente sì e cercheremo di dimostrarvelo in termini molto pratici, a breve, con un nostro progetto. È già tardi? Speriamo di no, ma questa pessima operazione deve certamente far riflettere la nuova amministrazione su quali debbano essere le priorità per la città.
Si dice: Mens sana in corpore sano, ma un’idea di ‘sanità’ cittadina che si organizza a scapito della cultura, della storia e della bellezza del proprio paesaggio e territorio, non può che produrre ulteriore malessere in chi vi vive. Ed è proprio questa disgraziata, ma potenzialmente bellissima, città in cui viviamo ad essere purtroppo il primo serio malato da curare.
Comitato Mura di Padova
Tutto vero!
G.
Che incubo queste mura! Ebbasta! Le mura di Padova sono state inglobate dalla speculazione e tagliate dalle strade in anni in cui non c’era molta sensibilità. Non è chiaro perchè vi concentriate sulla porzione di mura adiacente all’ospedale quanto in tutto il resto della città la situazione è ben peggiore. Non saranno certo 300 metri di mura lungo la circonvallazione più trafficata della città a essere davvero siginificative. Lasciateci fare l’ospedale. E poi tirerete fuori di nuovo il discorso di neurologia, costruita sul bastione, quando a due chilometri di distanza un altro bastione, adiacente al cus, ha esattamente lo stesso problema. Un po’ di originalità di pensiero, diamine.