Lupi e cinghiali: l’abbattimento è inutile, proviamo altro!

lupi_cinghiali_caccia_venetoI lupi che popolano i territori verdi italiani e i cinghiali dei Colli Euganei sono sempre più in pericolo.
Colpisce la notizia che il nuovo Piano nazionale per la Conservazione del lupo contenga norme che ne derogano il divieto di abbattimento: in sostanza lo autorizzano (anche se in modo controllato).

E’ inconfutabile che l’espansione del lupo abbia determinato un incremento di attacchi e danni agli allevamenti. I bracconieri uccidono oggi il 10-20% dei lupi in Italia, incaricandosi del compito di contenerne la popolazione.

Ma siamo certi che il contenimento violento dei lupi possa essere risolto con gli abbattimenti? cosa ci ha insegnato la vicenda cinghiali? si chiede Angelo Mancone di Legambiente, da anni residente sui Monti Lessini? (scarica il comunicato completo qui).

Studi recenti sugli abbattimenti autorizzati per fini di “pace sociale”- prosegue Mancone, rivelano che le predazioni da parte dei lupi sugli animali domestici aumentano. La causa sembra essere la destrutturazione del branco: ci sono più femmine in calore, più lupi giovani in dispersione, manca una regolazione del branco; questo disorientamento provoca maggiori predazione sui domestici piuttosto che sui selvatici.

Simile è il caso dei cinghiali dei Colli Euganei, riflette Mancone. “A febbraio 2015 il presidente del Parco dei Colli Euganei affermava trionfante: “Uccisi 899 cinghiali, mai così tanti”. Gli abbattimenti sono iniziati nel 2001 (con una impennata dal 2008), ma la popolazione non è scesa. Cosa si è ottenuto? Lo sperpero di 300 mila euro annui di denaro pubblico per l’organizzazione corsi da parte delle province per autorizzare centinaia di cacciatori di cinghiali, anche nelle aree di divieto di caccia. Invece i danni alle imprese agricole sono cresciuti, come l’esasperazione degli agricoltori.
Alla base ci sono delle decisioni che non hanno tenuto conto di elementari regole della biologia, dell’ecologia, della dinamica delle popolazioni. Si rischia di avere lo stesso risultato con l’abbattimento dei lupi”.

I Cinghiali sono in aumento in tutta Europa ci ricorda Michele Favaron del Gruppo di Intervento Giuridico onlus – Veneto, che cita la rivista “Pest Management Science”. L’aumento dei cinghiali presupporrebbe una precedente diminuzione dei cacciatori; ma non è così. La biologa Giovanna Massei, ricorda Favaron in un dettagliato comunicato stampa (scarica qui) – “ha dimostrato che l’attività venatoria non è in grado di contenere o risolvere il problema della crescita della popolazione dei cinghiali, come accade nel caso dei lupi. Anzi, nel lavoro della biologa emerge che […] risposte compensative della popolazione di cinghiale alla pressione venatoria potrebbero anche spiegare la crescita della popolazione” e ancora “Nuovi approcci interdisciplinari sono urgentemente necessari per mitigare i conflitti uomo-cinghiale, che sono altrimenti destinati a crescere ulteriormente.”

“A questo punto, che dire del Veneto che ha sfornato un esercito di “selecontrollori” per la caccia al cinghiale?” è la prima di una lunga serie di domande – retoriche – che ci pone Favaron.
“Come giustificare 15 anni di fallimenti dei piani di abbattimento dei cinghiali sui Colli Euganei? Come discolparsi per quasi diecimila animali uccisi in un un’“area naturale protetta” e milioni di euro sprecati per aver permesso a 67 cacciatori locali di sparare nel Parco? E i 30 operai forestali regionali impiegati nell’abbattimento e nel trasporto degli animali selvatici al macello, ora lasciati a casa?
Come giustificare Coldiretti e CIA che chiedono di sparare di più?

E’ chiaro che la caccia non risolve nulla, è l’amara constatazione. “Da febbraio 2015 le casse dell’Ente Parco Colli Euganei sono vuote: non ci sono più soldi per ammazzare quasi un migliaio di cinghiali all’anno. Ancora oggi i cinghiali si possono incontrare facilmente anche nelle zone più esterne del Parco come Abano e Montegrotto.

E il vicepresidente del Parco, Lucio Trevisan, cosa fa?
Chiede l’impiego degli agenti del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia provinciale e nuovi investimenti di denaro pubblico per l’assunzione di altri uomini per…sparare ai cinghiali! (Il Mattino di Padova 19/05/2015, leggi qui).

Rimangono inascoltati gli appelli e le proposte degli animalisti che da tempo chiedono di destinare risorse per il controllo della fertilità degli animali: efficace, duraturo, non violento e perfino più economico sul lungo periodo!”

sintesi a cura di Giulia Menin – redazione di ecopolis

degli interventi di Angelo Mancone Legambiente Veneto e di Michele Favaron, Gruppo di Intervento Giuridico onlus – Veneto

avvertenze: Tiziano Pegorer nella pagina facebook Parco dei Colli Euganei ricorda che “in queste giornate di primavera, passeggiando sui sentieri dei Colli, si potrebbero incontrare piccoli branchi di cinghiali con cucciolata a seguito. Alcuni consigli utili: non lasciate i vostri cani liberi; se i cinghiali non vi hanno visto fermatevi e fate rumore, in questo modo date tempo alle madri di scappare con i cuccioli; non avvicinatevi troppo per evitare che vi attacchino. Detto questo, buone passeggiate”.

6 thoughts on “Lupi e cinghiali: l’abbattimento è inutile, proviamo altro!

  1. … rassicurante: ““in queste giornate di primavera, passeggiando sui sentieri dei Colli, si potrebbero incontrare piccoli branchi di cinghiali con cucciolata a seguito. Alcuni consigli utili: non lasciate i vostri cani liberi; se i cinghiali non vi hanno visto fermatevi e fate rumore, in questo modo date tempo alle madri di scappare con i cuccioli; non avvicinatevi troppo per evitare che vi attacchino.”

  2. Iniezione a distanza negli animali il vaccino GonaCon con un apposito fucile. Questo metodo è stato perfezionato (dopo il 2008) ed ora è possibile con una sola fiala avere un effetto durevole per vari anni.
    Altri dati scientifici (oltre a quelli già citati nell’articolo) ricordano che la caccia non sembra un rimedio efficace per contrastare aumento cinghiali (e i danni di questi all’agricoltura). Anzi, attraverso la perdita della sincronizzazione dell’estro e l’aumento della fecondità, potrebbe essere considerata come una causa dei danni stessi. Metodi alternativi, da realizzare in modo combinato, sono anche recinzioni elettriche e foraggiamento dissuasivo in aree boscate interne.

  3. Iniezione a distanza negli animali del vaccino GonaCon con un apposito fucile. Questo metodo è stato perfezionato (dopo il 2008) ed ora è possibile con una sola fiala avere un effetto durevole per vari anni.
    Altri dati scientifici (oltre a quelli già citati nell’articolo) ricordano che la caccia non sembra un rimedio efficace per contrastare aumento cinghiali (e i danni di questi all’agricoltura). Anzi, attraverso la perdita della sincronizzazione dell’estro e l’aumento della fecondità, potrebbe essere considerata come una causa dei danni stessi. Metodi alternativi, da realizzare in modo combinato, sono anche recinzioni elettriche e foraggiamento dissuasivo in aree boscate interne.

  4. Buongiorno
    si ha novita’ per quanto riguarda il Gonacon?…e’ possibile acquistarlo? ho letto tantissimi articoli e non capisco perché non abbiano ancora provveduto ad attuare questa linea anticoncezionale sostituendo questa inutile mattanza.

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