Una mostra per celebrare i 150 anni del Liceo Selvatico è stata inaugurata lo scorso 13 ottobre, a Padova. La mostra coinvolge tre sedi padovane illustri: i musei Civici Eremitani, Palazzo Zuckerman e il Caffè Pedrocchi.
In questi tre Luoghi è possibile ammirare opere d’arte realizzate dal 1867 ad oggi da artisti che sono stati allievi o docenti del famoso Liceo: creazioni di architettura, scultura, oreficeria, pittura, tessitura, design e scenografia che in più occasioni hanno reso la scuola famosa nel mondo.
Passeggiando per Padova, risalendo il corso del Piovego da via Loredan verso il centro, vi sarete senz’altro ritrovati davanti ad un maestoso “tempio” neoclassico: una struttura la cui facciata, composta da otto colonne di ordine dorico, ricorda lo stile delle Ville Venete palladiane e dell’antico Partenone.
Un’opera d’arte realizzata tra 1819-21 da Giuseppe Jappelli e definita dallo studioso Lionello Puppi come: “prima moderna architettura della nuova città”. Utilizzata inizialmente come macello pubblico è, dal 1910, sede del prestigioso Istituto d’arte Pietro Selvatico (per maggiori informazioni sull’edificio).
L’Istituto deve il suo nome al Marchese Pietro Selvatico: illustre padovano, teorico e critico d’arte allievo di Giuseppe Jappelli, fu una figura illuminata nel panorama internazionale dell‘ ‘800, che molto si prodigò per la conservazione e valorizzazione delle opere artistiche della nostra città. Le sue concezioni e la sua volontà portarono alla nascita, nel 1867 a Padova, della prima scuola italiana d’istruzione artistica, dove si realizzò la fusione tra la teoria artistica e il laboratorio/bottega rinascimentale. Un luogo del sapere, dove il binomio arte e artigianato aveva come fine il cambiamento dell’alienante mondo industriale, attraverso lo sviluppo di professionalità capaci di portare l’armonia del bello nella vita di tutti i giorni.
Da sottolineare come nello stesso tempo ideali affini si stavano sviluppando nel dibattito europeo. Proprio in questi anni infatti, in Inghilterra, si stava affermando l’Arts and Crafts: una corporazione di arti e mestieri sostenuta da William Morris e ispirata dagli scritti di John Ruskin, che si proponeva di incentivare il lavoro manuale applicato alle arti decorative.
La mostra inaugurata il 13 ottobre celebra i 150 anni del Liceo Selvatico alla luce di questi importanti fatti storici e con lo sguardo rivolto al futuro. L’intento è sottolineare l’importanza del mantenimento della storica sede Jappelliana, ora in ristrutturazione, e allo stesso tempo esibire lo spirito aperto della scuola verso il dialogo con il mondo esterno e le nuove sfide del presente.
Osservando la mostra si percepisce chiaramente come l’Istituto Selvatico e la sua sede Jappelliana siano legati in modo indissolubile agli ideali di arte e bellezza: un’unione all’interno della quale gli uomini del passato, presente e futuro devono continuare a dialogare concretizzando idee e sogni del nostro quotidiano.
Andrea Cappellari, redazione di ecopolis
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