Valorizzare un ambiente unico grazie a delle residenze per artisti. Un progetto culturale ambizioso che vuole coinvolgere scuole e abitanti
Recuperare le memorie, promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico, cambiare la percezione di una terra cercando di comprenderne la fragilità attraverso l’arte contemporanea: questi sono alcuni degli obiettivi di Sedimenta, il progetto di residenza d’artista che ha preso il via lo scorso 19 ottobre, con la prima residenza artistica a Ca’ Cappellino, Porto Viro.
Sono tre le artiste e gli artisti coinvolti: Arianna Pace (Pesaro, 1995), Edoardo Aruta (Roma, 1981) e Valentina Furian (Venezia, 1989) che hanno soggiornato nel territorio del Delta del Po per indagare, esplorare, mescolarsi al contesto ed entrare in relazione con le persone che vivono, abitano e attraversano queste aree.
Durante i primi tre giorni di esplorazione itinerante a tappe accompagnati dal team della cooperativa Spazi Padovani e da alcuni esperti locali, gli artisti e le artiste hanno visitato varie zone di interesse naturalistico e storico del comune di Porto Viro e di Taglio di Po. Hanno inoltre conosciuto i partner locali del progetto: Associazione Apicoltori del Delta del Po, Comitato per la rinascita Pro Loco Contarina e APS Associazione Nazionale Reparti Giovani Esploratori.
Un altro degli obiettivi del progetto culturale è proprio quello di costruire relazioni e lavorare in stretta sinergia con le comunità locali, mappandone desideri e necessità, rendendo la cittadinanza partecipe del processo di creazione artistica. Reti e collaborazioni non sono state attivate solo a livello locale: fondamentali per lo sviluppo e la promozione sono infatti i partner nazionali come Lo stato dei luoghi, Associazione Giovani Artisti Italiani, l’Università di Padova – Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, il Museo di Geografia (Università di Padova).
«È proprio partendo dal coinvolgimento di chi queste terre le conosce da sempre che il linguaggio artistico può svelare le sfumature, le contraddizioni e le complessità di un territorio fragile e liminale che va indagato lentamente e con cura. – raccontano le curatrici del progetto Caterina Benvegnù, Elisa Pregnolato e Stefania Schiavon – Il lavoro di questi artisti e queste artiste, invitati sulla base delle loro precedenti esperienze, sarà articolato in diverse residenze e in un percorso con il territorio e sul territorio per diventare strumento di racconto del Delta del Po ma soprattutto chiave di interpretazione delle sfide da affrontare».
Nei prossimi mesi, attraverso laboratori e workshop, verranno coinvolti anche gli abitanti e le scuole del territorio. Dopo altri periodi di residenza, il prossimo a dicembre, per l’estate prossima verrà organizzato un microfestival. Grazie ad un programma di performance, musica, talk e insieme alla comunità si approfondiranno una serie di temi urgenti per l’area del Delta, come ad esempio delineare nuovi itinerari di turismo ed ecosistema sostenibili.
Il progetto è realizzato dalla Cooperativa Spazi Padovani con il sostegno della Fondazione CDP nell’ambito del bando nazionale “Ecosistemi culturali”.
Per approfondire: https://www.sedimenta.it/ – https://www.instagram.com/sedimenta__/
Marina Molinari