Fino al 4 novembre è possibile ammirare, all’interno del cinquecentesco palazzo Cavalli, di fronte ai giardini dell’Arena, una splendida mostra promossa dall’università di Padova e dedicata alla ricchissima collezione libraria di Giovanni Marsili (1727-1795), studioso, professore di botanica presso lo studio patavino, responsabile dell’Orto Botanico, nonché letterato di solida formazione umanistica appassionato di arte e, appunto, di libri preziosi.
Protagonisti dell’esposizione “Giovanni Marsili, la biblioteca del prefetto di Padova” sono antichi volumi, una sessantina di esemplari selezionati da una raccolta di oltre duemila opere provenienti da tutto il mondo, accumulati dal Marsili nel corso di una vita, divenuta poi nucleo fondante della biblioteca dell’Orto Botanico. I frontespizi eleganti e ricercati e le pagine riccamente illustrate dei libri diversi per dimensioni, fattura ed epoca rispecchiano i molteplici interessi di un personaggio erudito, curioso e poliedrico: accanto agli erbari illustrati figurano testi di zoologia e di scienze naturali; ai classici greci e latini e repertori di antichità si affiancano opere di medicina e anatomia; la curiosità e l’interesse per i paesi lontani è documentata dai resoconti dei viaggi di esplorazione e dalle stampe su piante esotiche e paesi lontani. Una vera chicca è rappresentata da un volume del XVII secolo stampato su fogli di carta di riso.
I libri esposti raccontano la vivacità e la ricchezza di un contesto storico, l’Europa nell’Età dei Lumi, animato da un intenso fermento culturale. La circolazione delle idee e delle conoscenza era incessante, nonostante il frazionamento politico e amministrativo del continente, malgrado gli ostacoli di carattere linguistico. Ne è rimasta traccia nella copiosa corrispondenza tra studiosi, nonché nella letteratura scientifica e divulgativa del tempo, di cui forse l’esempio più eclatante e noto è la straordinaria esperienza della Enciclopédie di Diderot e D’Alembert. Numerose innovazioni tecniche, l’irruzione di prodotti provenienti nelle colonie (caffè, cioccolata…) destinati a cambiare usi e costumi, nonché la scoperta dei resti di Ercolano e Pompei contribuirono a catalizzare interessi e a suscitare riflessioni sulle società umane e sui loro possibili sviluppi
Anche Giovanni Marsili rientra a buon diritto in questa cosmopolita comunità di intellettuali e studiosi. In contatto con molti colleghi italiani e stranieri, grazie al suo ruolo accademico, seguì con attenzione le ricerche scientifiche in corso e in particolare l’affermazione della nuova classificazione di Linneo, tutt’ora alla base della nomenclatura scientifica di piante e animali. Fu componente dell’accademia degli Orditi, dei Ricovrati (poi Accademia di Scienze Lettere e Arti) e dei Granelleschi. Grazie alla frequentazione di Padova e di Venezia, ai soggiorni a Firenze, Parigi e Londra e a una fitta rete di legami tra amici e corrispondenti, acquisì nuovi semi, incrementando il numero delle piante coltivate nell’Orto Botanico e si procurò libri preziosi, per acquisto o in dono.
La mostra sulla raccolta libraria di Giovanni Marsili, assieme alla corrispondente esposizione virtuale (visibile qui), offre l’occasione di conoscere e apprezzare il suo lascito più prezioso, nella ritrovata integrità. È anche opportunità per accostarsi al qual patrimonio europeo comune che ha plasmato la nostra identità e racchiude potenzialità immense per il futuro. Questa ricchezza si è creata anche grazie a un apporto padovano.
Silvia Rampazzo – redazione ecopolis
Informazioni utili
Sede: Palazzo Cavalli, Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova, via Giotto, 1, Padova
Date: 4 ottobre 2018 – 4 novembre 2018
Orario: Giovedì: 14–18; Venerdì, Sabato e Domenica 10–18
Visite guidate: brevi visite guidate ogni 30 minuti dall’apertura. Visite guidate per gruppi di oltre 5 persone contattare: biblioteca.ortobotanico@unipd.it