Il cuore di Costigiola batte più forte

Ci eravamo preparati a raccontare questo progetto quando, dopo appena una settimana, il primo obiettivo della campagna di raccolta fondi era stato raggiunto: 40.000 euro in poco meno di 8 giorni, e i 60.000 sono stati superati in un’altra settimana.

In meno di un mese il sogno di “donare la base di oggi alle generazioni di domani” è divenuto realtà. Gli scout di Vicenza e di tutta Italia, insieme a tanti cittadini e imprese, stanno contribuendo all’acquisto di un’ex casa colonica, con un’ampia area verde, che ogni anno accoglie più di 2000 giovani da tutta Italia. Un risultato davvero stupefacente perfino per chi ha scommesso sul progetto. Ne abbiamo parlato con Vittorio Bizzotto, presidente dell’Associazione Ugo Ferrarese.

Quando e come è nata l’avventura della “base scout”?

“La base è una casa colonica del 1832 situata tra le colline di Monteviale, poco lontano da Vicenza. L’Istituto Farmaceutico di Mutuo Soccorso dei Farmacisti di Vicenza l’ha ricevuta come lascito testamentario nel 1872. Nel 1977 Ugo Ferrarese, capo scout di lungo corso, riesce a farsi concedere in affitto la casa, compresi i prati e i boschi che la circondano, fondando così l’Associazione Base scout di Costigiola. Anche il Comune di Monteviale, in seguito, verrà coinvolto in questa avventura. Ancora oggi, ogni fine settimana e nel periodo estivo, si svolgono attività varie e campi di formazione. Quando l’intera proprietà è stata messa in vendita, per non rischiare di perderla, abbiamo accettato la sfida di provare ad acquistarla. Purtroppo, per la nostra Associazione di volontari, il prezzo pattuito è molto alto, ma questo non ci ha fatto desistere dal lanciare la campagna di crowdfunding”.

E pare che il crowdfunding stia andando molto bene. Cosa pensi che spinga le persone ad attivarsi, così prontamente, in un progetto come questo?

“La gente è stata splendida nel sostenere la nostra iniziativa. Scout da tutta Italia, persone che sono passate per la base soggiornandovi una settimana o anche solo mezza giornata, si sentono fortemente legate ad essa. E’ piaciuta l’idea anche a coloro che, senza essere scout o essere della zona, hanno visto l’occasione di contribuire a lasciare qualcosa di bello sul territorio.  C’è chi ne ha colto la missione educativa e chi è stato colpito dal fatto che delle persone si impegnino per una cifra così importante semplicemente perché “va fatto”. Ciascuno, così, costruisce il proprio pezzetto di sentiero che altri percorreranno”.

In che modo potrebbe diventare un punto di riferimento anche per il territorio, oltre che per gli scout?

“Da 4 anni ospitiamo eventi del Festival Biblico, nato a Vicenza e che sta assumendo un’eco nazionale. Tra gli ospiti abbiamo avuto in precedenza: la scrittrice Michela Murgia, l’architetto portoghese João Ferreira Nunes e quest’anno sarebbe dovuto intervenire Piero Badaloni. Questo ci ha permesso l’apertura a molte persone che, pur non essendo strettamente scout, si sono interessate alla base. Ora ci stiamo chiedendo come tutto ciò possa dare risposte al territorio.  Con le scuole di Monteviale facciamo già “Basi Aperte”. Una  collaborazione divenuta frequente e regolare e che potrebbe ampliarsi ai centri estivi. Abbiamo creato anche il Sentiero delle foglie lucenti, allestito da dodici sagome di animali (la volpe, la faina, il tasso, il riccio…) in acciaio corten e in scala naturale, percorribile da chiunque (spesso da famiglie),  con il quale “esplorare” e “andare a caccia” giocando”.

Nel video che avete preparato per il crowdfunding si vede come la casa sia cambiata nel tempo…

“Lì ci sono immagini di com’era nel lontano 1976, quando tutto è cominciato e poi le successive ristrutturazioni, fino all’ultima del 2012”.

Ho notato pannelli solari sul tetto…

” Ci stanno dal 2012 e forniscono l’energia elettrica alla base, rendendola autosufficiente, con un surplus rivendibile”.

Insomma, la base è anche un esempio di ottima sostenibilità ambientale…

“Nel 2012 abbiamo rifatto anche le fognature. E per farle abbiamo preparato uno studio con la forestale di Vicenza. E’ stato dapprima eseguito uno scavo poi riempito con vari tipi di materiali: ghiaione, ghiaino, sabbia,  terriccio e infine piante fitodrenanti. Un lavoro piuttosto lungo ma bello, dove anche i ragazzi hanno dato il loro contributo e potuto osservare come viene creato un sistema fognario sostenibile. Fanno inoltre parte della proprietà anche 7 ettari di bosco e ci siamo impegnati, con la precedente amministrazione, affinché nel PAT tutta l’area della base diventasse vincolata, non più edificabile e paesaggisticamente protetta. Oltre ad aver vincolato l’area, nel bosco stiamo cercando di eliminare le specie non autoctone. Nella casa, oltre all’impianto fotovoltaico, abbiamo installato i serramenti a risparmio energetico e coibentato il tetto. Così d’estate, mantenendo aperte le finestre al piano terra e una botola in cima alle scale si crea un corrente d’aria naturale che raffresca le stanze. Sono accorgimenti semplici che però ti rendono più credibile se parli di sostenibilità da mettere in pratica per davvero”.

Insomma, i motivi per sostenere il progetto sono davvero tanti, come si può partecipare?

“La raccolta (https://www.ideaginger.it/progetti/doniamo-la-base-di-oggi-alle-generazioni-di-domani.html) continuerà fino al 30 luglio. Chiunque può lasciare un libero contributo o scegliere una ricompensa simbolica. Dovessero pervenire ulteriori donazioni le potremmo utilizzarle per rendere la gestione e le attività della Base più sostenibili o migliorare gli spazi esterni o realizzare nuovi sentieri per la scoperta del territorio o tanti altri progetti che fino a ieri erano solo bei propositi.

Come abbiamo scritto ai nostri primi 600 sostenitori: “i progetti condivisi sono quelli che generano calore nei cuori, quel calore che da anni ci sforziamo di donare attraverso l’accoglienza in Base.

Il cuore di Costigiola batte più forte”.

 

Annalisa Scarpa – Redazione Ecopolis