Riguardo all’articolo apparso sul sito di Lega Ambiente (su ecopolis newsletter n.d.r.) intitolato “Una centrale idroelettrica per pochi” mi permetto di informarvi, anche se ritengo che avreste dovuto informarvi Voi prima di pubblicare l’articolo, che:
1) Il progetto della Turbina è stato approvato dalla Regione ad agosto del 2012; non è nelle facoltà dei Comuni poter interrompere l’iter d’approvazione e di realizzazione dell’opera.
Infatti il D. M. Sviluppo economico del 10 settembre 2010 denominato: “Linee guida per l’autorizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili” pubblicato in gazzetta ufficiale 18/09/2010 n.219 art. 13.4, recita: Le Regioni o le Province delegate non possono subordinare la ricevibilità, la procedibilità dell’istanza o la conclusione del procedimento alla presentazione di previe convenzioni ovvero atti di assenso o gradimento da parte dei Comuni il cui territorio è interessato dal progetto.
2) I compensi, riservati al comune di Vigonovo, in base alla convenzione, sono maggiori di quelli previsti dallo stesso D.M. 10/09/2010 allegato 2: “Criteri per l’eventuale fissazione di misure di compensazione” (sottolineo la parola eventuale) che riporta:
“…l’attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non è dovuto alcun corrispettivo monetario in favore dei Comuni, l’autorizzazione unica può prevedere…”
“……..h) le eventuali misure di compensazione ambientale e territoriale definite nel rispetto dei criteri di cui alle lettere precedenti non può comunque essere superiore al 3 per cento dei proventi, comprensivi degli incentivi vigenti, derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica prodotta annualmente dall’impianto.”
La centralina idroelettrica realizzata a Ca Molin a Mira, più piccola di quella prevista a Vigonovo, ma comunque proporzionata alla produzione, non prevede nessun contributo al Comune di Mira.
Il progetto della turbina è stato presentato con assemblea pubblica nel 2006 e contemporaneamente l’opera è stata oggetto di articoli su quotidiani, sul periodico la Piazza e sul Dialogo (periodico comunale).
L’attuale convenzione non è stata portata in consiglio comunale, ma è stata oggetto di numerose commissioni territorio (5 o 6), nella quale sono rappresentati tutti gli schieramenti del Consiglio Comunale. In Commissione la possibilità di intervenire e di discutere è meno rigida del Consiglio.
Quindi provocano sdegno le seguenti frasi riportate nel Vostro sito: “la stessa logica utilizzata dalle multinazionali nel terzo mondo“; “la popolazione non sapeva nulla – gli amministratori locali dormivano o facevano finta di non sapere” (assemblea pubblica nel 2006 e articoli su numerosi giornali); “...Questo sarebbe stato un modo intelligente ....”
Inoltre ritengo non corretti le seguenti frasi: “nell’ottobre 2006 il Comune di Vigonovo approva la convenzione con la ditta privata prevedendo la ripartizione dei ricavi del 97% a favore del privato e solo del 3% al Comune” (i criteri di compensazione sono definiti dal D.M. “eventuali” e “non possono essere superiori al 3%” e nella nostra convenzione il contributo supera il 3%);
“Anzi, nell’ottobre 2012 il progetto viene approvato dalla Regione Veneto con il parere del Comune di Vigonovo” (il D.M. è chiaro: l’assenso o gradimento dei comuni non possono subordinare la ricevibilità, e comunque quando è stato approvato il progetto ero presente e non mi è stato chiesto proprio nulla).
“Nel corso della serata, il Vice Sindaco promette che l’argomento sarà oggetto di discussione nel primo consiglio comunale utile. Ma nulla avviene.” (la convenzione è stata oggetto di numerose commissioni territorio dove è possibile discutere e cambiare il testo a differenza del Consiglio dove il testo è difficilmente modificabile.
“….(3,66% anziché 3,00%). Briciole erano e briciole rimangono” (ripeto che possono essere anche briciole ma sono di più di quello che il D.M. garantisce ai comuni).
Non mi aspetto che questo mio intervento sia posto a replica dell’articolo da Vostro riportato; ma mi aspetto che l’articolo “Una centrale idroelettrica per pochi” sia rimosso.
In quanto spero di aver chiaramente dimostrato che oltre ad essere incompleto, riporta i fatti allineandoli secondo una propria personale prospettiva, e questo rende molto difficile replicare.
Filippo Fogarin, Vice sindaco e ass. LL.PP. di Vigonovo
Contrariamente alle previsioni finali, pubblichiamo integralmente la risposta del ViceSindaco. Poteva farlo direttamente lui senza dover aspettare 7 giorni, scrivendo un post nel momento stesso in cui ha letto l’articolo su ecopolis della settimana scorsa (questi sono i vantaggi per tutti del web 2.0: il commento, la replica, possono essere immediati, senza censure ne limiti al testo).
Le precisazioni del ViceSindaco sono importanti, perché chiariscono che il 3% è la quota massima di compensazione a favore dei Comuni stabilita per decreto, come eventuale.
Conferma per altro che la nuova convenzione non è passata dal Consiglio Comunale.
Ma rimane tutta aperta la questione generale, posta dal Comitato: perché investimenti di questo tipo, ad altissima resa, relativamente poco onerosi e senza rischi, vengono lasciati ai privati e non diventano azione pubblica? Come aggirare il divieto di rischio d’impresa per un Ente Locale?
la redazione di ecopolis
L’assessore Fogarin è sdegnato per l’articolo di Ecopolis sulla centrale idroelettrica. Egli puntualizza, precisa, corregge, ma rimane la domanda di fondo: perchè l’energia generata da un bene pubblico come l’acqua di un fiume deve finire nelle tasche di un privato (al 96,34% come puntualizza l’assessore)?
Va bene la norma e i decreti, molto puntigliosamente descritti, ma un amministratore sta seduto su un tesoro (letteralmente) e non immagina come è possibile farsì che questo si tramuti in risorsa pubblica per il comune e i cittadini?
Non so in provincia di Venezia ma qui a Padova esiste la APS Holding, spa in mano pubblica (98% al capoluogo più una decina di comuni piccoli) che gestisce in house servizi redditizzi, investe (tipo la centrale fotovoltaica costruita sulla ex discarica di Roncajette che è costata ben di più e che con il conto energia darà reddito) e così ammortizza il disavanzo dovuto al trasporto pubblico.
Voi di Venezia niente di tutto questo? nè a Vigonovo nè a Mira? tutto dato ai privati?
Il Vice Sindaco Architetto Filippo Fogarin dopo aver mentito ai cittadini di Vigonovo (promettendo di portare l’argomento in Consiglio Comunale) prende in giro anche i lettori di Ecopolis: egli dice di aver seguito una legge del 2010 ma come poteva farlo se la delibera della giunta comunale che ha approvato lo schema di convenzione al 3% è del 19 ottobre 2006 (forse il nostro Vice Sindaco ha facoltà preveggenti?).
Inoltre afferma che il Comune non poteva fare niente in questa vicenda ma allora dovrebbe spiegare come mai all’articolo 3 della succitata convenzione con la ditta privata si legge fra l’altro che “…il Comune si impegna ad appoggiare in tutte le appropriate sedi pubbliche…il progetto con il fine di ottenere tutti i permessi necessari, lavorando di comune intesa…”.
Il Vice Sindaco è pieno di contraddizioni: cita una legge che fissa un tetto massimo al 3% e poi dice che il Comune ha ottenuto di più (ma allora contro legge?); afferma che l’argomento è stato trattato in Commissione, ma omette di dire che i cittadini non possono partecipare ai lavori della commissione ed inoltre non ricorda che un consigliere di minoranza ha presentato opposizione scritta al progetto e formulato proposte alternative ma non è stato neppure preso in considerazione; dichiara infine che il Comune non viene interpellato mentre allora dovrebbe spiegare perche egli ha partecipato personalmente alle riunioni della Commissione Regionale V.I.A., organo che ha espresso approvazione al progetto.
Gent.mo sig. Vice Sindaco se trova una giacimento d’oro nel suo giardino ci chiami; provvederemo a nostre spese all’estrazione del minerale e le doneremo un bel 3%. E’ d’accordo? Faremo tutto a norma di legge!
Per eventuali contatti: comitatocentvigonovo@libero.it