Il Pm10 ha doppiato il limite di legge annuale, non accadeva dal 2017: i nuovi parcheggi gratuiti in centro aumentano lo smog.
Alla fine di novembre è stato doppiato il limite di legge annuale di giorni inquinati dal Pm10: 71 contro 35, non accadeva dal 2017.
Schivato il lockdown della prima ondata del Covid, 41 giorni di superamento del limite di legge si sono verificati entro il 9 marzo e altri 6 prima del suo ulteriore inasprimento di fine marzo. Il Pm10 è ritornato con il ripresentarsi delle condizioni atmosferiche favorevoli al suo accumulo in aria. Così dal 10 al 31 ottobre si sono verificati 8 giorni di superamento e del 1 al 28 novembre altri 16, per complessivi 71 giorni dall’inizio dell’anno, già oltre il totale di tutto il 2019, 61, e del 2018, 60. vedi tabella
Da una decina d’anni nei mesi invernali vengono attuate limitazioni del traffico con il blocco – almeno
sulla carta – dei mezzi più inquinanti. Ma nonostante dicembre e soprattutto gennaio siano mesi molto inquinati, queste limitazioni vengono sospese poco dopo la metà di dicembre fino all’epifania compresa: guai a disturbare lo shopping natalizio.
Quest’anno si è andati oltre: l’accordo tra Comune e associazioni del commercio ha reso gratuiti 250 parcheggi a ridosso del centro storico, di cui 100 alla Prandina e permette di entrare nella ZTL con un piccolo escamotage. Un accordo che sarebbe giustificato dal sostegno agli esercenti colpiti dalle limitazioni degli orari d’apertura per frenare i contagi. Un provvedimento quantomeno discutibile perché i parcheggi gratuiti rischiano di attirare molte più auto del solito da tutta la città e dai comuni contermini, aumentando lo smog. Una decisione opinabile anche perché gli assembramenti in centro hanno portato alla stretta alle passeggiate proprio in centro nei fine settimana”.
Da sempre le associazioni del commercio chiedono più parcheggi al servizio del centro, e negli anni i vari Amministratori li hanno accontentati. Come con il quello da 550 posti in Piazza Rabin-Prato della Valle. E ricordate l’area dell’ex Cledca, vicinissima alla Cappella degli Scrovegni? Iniziò il Sindaco Giaretta trasformandola “provvisoriamente” in un parcheggio a raso. Che divenne poi un silos permanente da 750 posti. Anche lo spazio dell’ex caserma Prandina per le feste natalizie del 2018 fu attrezzato in “via provvisoria” con 250 posti auto: tanto provvisoria che è ancora qui nel 2020 e con 100 posti in più, freschi freschi.
La cessione del demanio al Comune dell’ex caserma sta per diventare definitiva: cosa deve diventare l’ex Prandina? Certamente non un mega parcheggio, ma Legambiente è convinta che la discussione parcheggio sì – parcheggio no sia estremamente riduttiva. Infatti parliamo di uno spazio di ben 35.777 mq, tra zone scoperte ed edifici ottocenteschi, che può diventare il perno della riqualificazione funzionale ed urbanistica di tutto il settore ovest del centro storico con al cuore un ampio parco. Lo indica anche il prevalente progetto emerso dal processo partecipativo gestito da Agenda 21 nei primi mesi del 2019. L’Amministrazione finora ha evitato di esporsi sul futuro dell’area: è ora che dica subito e chiaramente cosa vuol fare. Troppi poi dimenticano i vincoli di Soprintendenza e Regione finalizzati alla salvaguardia della sua integrità storica e culturale e che il Piano Regolatore destina lo spazio a verde pubblico al servizio del centro storico, dove scarseggia vistosamente”.
NOTA. Al servizio del centro e delle aree limitrofe c’è una sovrabbondante offerta di stalli, parcheggi e silos: 8.993, contro i soli 3.103 parcheggi scambiatori più esterni (fonte Comune- APS 2019). Il redigendo Pums (Piano per la mobilità sostenibile) afferma che è necessario potenziare l’offerta di sosta nella parte più esterna della città, favorendo l’integrazione tra i modi di trasporto pubblico-privato/gomma-ferro.
Lucio Passi, Responsabile politiche antismog di Legambiente Padova