Con la sentenza del 21 dicembre dello scorso anno, il Consiglio di Stato ha definitivamente chiarito che col suo parere negativo, espresso nel luglio scorso, ha annullato l’autorizzazione non solo della costruzione del tratto di elettrodotto aereo prospiciente Villa Sagredo, come sostenuto da Terna, ma dell’ intero progetto oggetto dell’autorizzazione unica, che comprende il Dolo-Camin, Malcontenta-Mirano e Vallone Moranzani. Un sospiro di sollievo per CAT e Comuni.
Il comunicato stampa di Terna, a seguito della sentenza, si sostanzia in un miscellanea di demagogia e mistificazioni. L’annullamento non è dovuto – come sostiene Terna – a un vizio di forma del parere espresso dal Ministero dei Beni Culturali.
A confutare la tesi di Terna è la sentenza stessa, là dove afferma che il nuovo procedimento autorizzativo “deve essere ripreso dal momento in cui il progetto presentato da Terna (l’intero progetto) è stato sottoposto all’esame del Ministero, e implica, quindi, la compiuta disamina di tutti gli aspetti inerenti la tutela dei valori ambientali, alla luce anche delle valutazioni già espresse, puntualizzate dalla sentenza da eseguire […] e che tale nuova valutazione dovrà formarsi alla luce dei dati rilevanti, esistenti e verificati al momento […] dovrà concretarsi nella scelta della alternativa preferibile, alla luce di tutti gli interessi in gioco.”
Sostanzialmente Terna non potrà limitarsi a produrre un nuovo parere del Ministero, ma deve ripartire da zero tenendo conto dei valori ambientali della Riviera del Brenta fatti emergere da CAT e Comuni.
Terna parla di “costo del non-fare” (motto del duo Galan-Chisso fatto proprio da Zaia): noi non siamo per il “non-fare”, ma per il fare bene per tutti. Se, oltre al Moranzani, si procedesse all’ interramento delle linee del Dolo-Camin e del Malcontenta-Mirano, si creerebbero molti più investimenti e posti di lavoro qualificati. Terna afferma poi che “Resta critica ed esposta al blackout la rete elettrica veneta”. Ma di quale rischio si parla, se consideriamo che a luglio 2013 nel triveneto i consumi sono diminuiti del 4,1% rispetto al 2012?
Una cosa deve essere chiara: nel nuovo procedimento autorizzativo, in particolare per quanto riguarda il cd Accordo Moranzani, devono avere voce in capitolo i Comuni della Riviera del Brenta (Saonara compresa) e del Miranese, fino ad ora sistematicamente esclusi grazie all’ex Presidente della Regione Galan, all’attuale Zaia e all’ex Presidente della Provincia Zoggia.
Adone Toni – CAT
Sintesi a cura di Marco Perini, redazione di Ecopolis