Di fronte al dramma in atto, il mondo pacifista organizza una giornata di mobilitazione per la pace in Medioriente e in Ucraina il 26 ottobre
In un contesto geopolitico sempre più drammatico segnato da una folle escalation bellica, sentiamo l’urgenza di manifestare ancora per la pace, il rispetto dei diritti umani e l’immediato cessate il fuoco in tutti i conflitti. Denunciamo come grave e preoccupante per la democrazia, il fatto che le questure su direttiva del governo abbiano proibito di manifestare il 5 ottobre. La democrazia si promuove e difende garantendo maggiori spazi democratici, non con la censura politica. Perciò, difendiamo la libertà di manifestare e di esprimere le proprie idee, anche quando non sono le nostre. Proibire di manifestare è ancora più grave di fronte all’estensione del conflitto in Medio Oriente, che vede in Libano l’applicazione della stessa logica distruttiva e di morte che abbiamo visto a Gaza e che prosegue in Ucraina.
Chiediamo che sia garantito il diritto e la libertà di manifestare in modo nonviolento e pacifico come prevedono la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani. Continueremo a mobilitarci per chiedere il cessate il fuoco, i negoziati e le conferenze di pace, per la fine di tutte le guerre, per il rispetto del diritto internazionale, per interrompere il complice silenzio delle istituzioni europee, per la protezione e l’assistenza alle popolazioni civili, per il diritto di auto-determinazione di tutti i popoli, per porre fine ai massacri, alle occupazioni, a tutti gli atti di terrore e ad ogni forma di antisemitismo e di islamofobia, per fermare la folle corsa al riarmo, per costruire pace e sicurezza comune.
Per tutto ciò, ribadendo il diritto e la libertà di manifestare, ci impegniamo a promuovere una giornata di mobilitazione nazionale sabato 26 ottobre i cui dettagli saranno annunciati nei prossimi giorni.
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da Sbilanciamoci
Evento promosso da: Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, AssisiPaceGiusta, Sbilanciamoci.
Aderiscono: ACLI, ANPI, AOI – Associazione delle ONG Italiane, ARCI, Associazione per la Pace, AssopacePalestina, Beati i costruttori di Pace, CGIL, Commissione Giustizia Pace e Integrità della creazione (GPIC) dei Missionari Comboniani provincia Italia, COSPE, Emergency, FIOM Cgil, Glam, Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, Legambiente, MIR Movimento Internazionale della Riconciliazione, Movimento Nonviolento, Pax Christi Italia, Rete degli Studenti Medi, UDU Unione degli Universitari, Un Ponte Per