Arriva la primavera in piazzetta Gasparotto… nuovi ortisti fatevi avanti!

gasparorto 2Il GasparOrto aspetta chiunque abbia voglia di verde, di terra umida dove sprofondare le dita e di sana compagnia.  L’orto urbano di Piazza Gasparotto è alla ricerca di nuovi volontari per la stagione primavera-estate, durante la quale la piazzetta sarà ravvivata anche da un’interessante programmazione di attività all’aperto. Che comincerà con un primo fine settimana di lavori il 17-18 marzo.

Una buona occasione per mettersi in gioco e dedicare anche solo un’oretta del proprio tempo per contribuire, tra una risata e una chiacchiera, a spostare (o smontare!) un pallet e coccolare la terra e, così, risistemare quell’orto che, da ormai due anni e mezzo colora e profuma la piazza.

Il cantiere collettivo sarà infatti dedicato alla ristrutturazione dei pallet che sostengono l’orto, e sarà realizzato con i fondi raccolti grazie alla “pesca di beneficenza di quartiere” che a Natale ha visto la collaborazione e il sostegno di molti commercianti della zona.

La risistemazione è solo l’ultima delle iniziative di GasparOrto (di cui abbiamo già parlato qui), una realtà nata nel giugno del 2015, nell’ambito del progetto The Next Stop, e che ha portato alla luce il primo orto urbano fuori terra di Padova. Se nell’immediato l’obiettivo è coltivare piante e fiori, a più ampio raggio si vuole invece creare uno spazio attivo di incontro e integrazione nel cuore del complicato quartiere stazione. Un gruppo di volontari (sempre alla ricerca di nuovi adepti!) si incontra periodicamente, e se d’estate gli interventi giornalieri sono quelli concreti di cura del verde, d’inverno il gruppo si occupa di attività legate all’agricoltura e all’ambiente, per esempio organizzando corsi con agronomi e agricoltori locali, ma anche aperitivi e serate per stare insieme e provare a ricreare uno spirito di comunità per il quartiere.

La piazza attualmente ospita il progetto di rigenerazione urbana LAB+ che si inserisce nel percorso iniziato con The Next Stop e che coinvolge diverse realtà quali appunto GasparOrto, ma anche Circolo Nadir, CoworkingCO+ eOfficine Arte Teatro. Un anno fa è stato infatti vinto il bando nazionale Culturability, promosso dalla fondazione Unipolis, per sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale. L’obiettivo è riappropriarsi dello spazio pubblico attraverso agricoltura urbana, cultura, teatro sociale e di comunità, storytelling, sport e opere d’arte pubblica.

A tal proposito, nelle scorse settimane il sindaco stesso ha incontrato le realtà di LAB+ e altri protagonisti della piazza, come i proprietari degli immobili: un incontro volto a presentare una proposta d’intervento per iniziare a creare una sinergia con le realtà presenti nella piazza. Proprio in questi giorni, nuovi lampioni a risparmio energetico stanno sostituendo i vecchi: una delle prime risposte alle (tante) richieste della piazza.

Domenica 18 marzo al Nadir verrà proiettato il terzo e ultimo film della rassegna dedicata al rapporto uomo-natura e pensata proprio da GasparOrto. Dopo Dove sognano le formiche verdi e Taste the waste, quale sarà la pellicola scelta questa volta? Per scoprirlo sarà necessario tenere d’occhio la pagina fb di GasparOrto!

La rassegna s’inserisce all’interno di Unità Cinefila, una sorta di contenitore che accoglierà al suo interno anche altre rassegne e che è nata in collaborazione con Mondayscreen e Circolo Nadir. «Il nome nasce da un’idea provocatoria e ironica in risposta al fatto che in piazzetta erano stati messi dei dissuasori per non far sedere le persone – ci spiega Valentina Romanin, volontaria di GasparOrto –  e l’idea del ciclo uomo-ambiente viene dal fatto che GasparOrto, essendo una realtà orticola, è da sempre interessata ai temi legati all’ambiente, a come l’uomo si appropria dello spazio in cui vive e a quale sia l’impatto che può generare, sia in positivo che in negativo».

Insomma, nuovi Ortisti, fatevi avanti: la primavera sta arrivando, ed è solo l’inizio!

Laura Fasanetto – redazione ecopolis

P.s. Vedi l’evento facebook OrtoRisorto! qui. E sono ancora disponibili i calendari “DuemilaediciOrto”