La geografia “anarchica” di Reclus

Prende il via una collaborazione con il libraio Giandomenico Tono della libreria Pangea che ci proporrà letture significative sull’ambientalismo.

 

«La storia di un ruscello, anche di quello che nasce e si perde fra il muschio, è la storia dell’infinito.

Quelle goccioline che scintillano hanno attraversato il granito, il calcare e l’argilla; sono state neve sulla fredda montagna, molecola di vapore in una nuvola, bianca schiuma sulla cresta delle onde; il sole, nel suo corso giornaliero, le ha fatte risplendere dei più vividi riflessi; la pallida luce della luna le ha cosparse di di vaghe iridescenze; il fulmine le ha trasformate in idrogeno e ossigeno, e poi con un nuovo impatto ha fatto scorrere come acqua quegli elementi primordiali».

Con queste parole comincia La storia di un ruscello,  l’opera forse più amata di Elisée Reclus, geografo, protoecologista ed erudito anarchico, nato in Francia nel 1830 ha passato gran parte della sua vita in giro per il mondo, spinto dalla sua curiosità di geografo e spesso dall’esigenza di sfuggire all’arresto per le sue attività sovversive.

Questo libro, scritto nel 1869 e recentemente ripubblicato da Eleuthera, con il suo lo stile colto e lirico, propone unidea di geografia modernissima, ci invita allo studio diretto della natura, a conoscere il nostro ambiente con i sensi, a fare geografia con i piedi e con gli occhi, anticipando molte idee ecologiche contemporanee.

Nel Museo di Geografia della nostra città è conservato un pezzo del fenomenale progetto di Reclus mai portato a termine: un globo in scala 1:100.000, 127,5 metri di diametro, ideato per l’Esposizione Universale del 1900 di Parigi.  Il globo è fondamentale nella geografia di Reclus perché mostra proporzioni veritiere della Terra e rappresenta l’unità  e indivisibilità del pianeta, a differenza della carta geografica che snatura la forma vera degli spazi ed è stata sempre utilizzata per colonizzare e conquistare.

Quindi la Terra da leggere nella sua totalità, nel rapporto dinamico esseri umani e natura, perché l’umanità è la natura che prende coscienza di sé”.

Giandomenico Tono, Libreria Pangea

Elisée  Reclus, Storia di un ruscello, Eleuthera, 16 euro

Elisée Reclus, Storia di una montagna, Tararà, 17 euro

Museo di Geografia, Palazzo Wllemborg, Via del Santo Padova