L’Unione Europea stipula delle nuove leggi per una produzione più sostenibile, un passo avanti che però ha delle mancanze
La crescente preoccupazione dei consumatori riguardo l’impatto ambientale dei prodotti acquistati ha stimolato una legiferazione mirata da parte dei parlamentari europei. Il Regolamento Ecodesign per la progettazione sostenibile – finalmente adottato e a breve messo in atto – vuole espandere le categorie di prodotti incluse in queste regolamentazioni, con l’eccezione di cibo, medicine e veicoli.
Questi criteri di sostenibilità riguarderanno la maggior parte dei prodotti distribuiti in Europa, costringendo i produttori ad aumentare la durabilità dei prodotti per combattere il problema dell’obsolescenza precoce. Inoltre, verrà proibita la distruzione di prodotti tessili invenduti e l’obbligo di una maggiore tracciabilità delle sostanze nocive nei prodotti e la loro eventuale eliminazione.
Con una maggiore trasparenza e attenzione alla produzione e allo smaltimento dei prodotti, queste nuove leggi sono un passo avanti verso un consumo più sostenibile.
Il Regolamento Ecodesign, però, non manca di punti deboli. La questione della distruzione dei prodotti elettronici invenduti continua a non essere risolta, in quanto non inclusa nella legge. Un po’ di speranza rimane perché nuove categorie di prodotti verranno tenute in considerazione ed incluse nel regolamento entro tre anni.
Una maggiore trasparenza è stata richiesta anche riguardo le sostanze chimiche presenti nei prodotti di uso quotidiano, con una spinta verso prodotti privi di sostanze nocive. C’è la possibilità che in futuro sia resa disponibile digitalmente la tracciabilità di ogni sostanza presente, o che venga proibire l’utilizzo di molte di esse.
Un’altra carenza del Regolamento Ecodesign riguarda i servizi di vendita online. Non viene fatta menzione di una necessità di adesione ai requisiti delle nuove leggi da parte di piattaforme come Amazon, Temu e Bol.com, e questo rende dubbia l’efficacia della legge in un periodo in cui la maggior parte delle persone acquista online. Nonostante le ripetute richieste di sopperire a questa mancanza da parte di molti attivisti per l’ambiente, ancora non è stata fatta una regolamentazione sufficiente per i servizi di vendita online che tutt’ora non sono tenuti a rispettare tali requisiti di trasparenza e sostenibilità.
Per evitare che la sostenibilità ambientale venga a scapito della giustizia sociale e ambientale, l’inclusione della sostenibilità sociale è stata richiesta a gran voce dagli attivisti. In particolare è necessario stabilire dei criteri minimi e migliorare la trasparenza tramite una password digitale dei prodotti, uno strumento per controllare quanto la catena di produzione sia conforme ai nuovi regolamenti.
Sebbene ancora imperfetto, questo regolamento mostra come la pressione dei votanti e della società civile abbia un impatto sulla legiferazione riguardo la salute del pianeta e il bene della popolazione.
La nuova legge Ecodesign è un grande passo avanti per la promozione della sostenibilità ambientale nella UE, che potrà guidare un importante cambiamento nella progettazione, nella produzione e nel consumo verso un futuro più sostenibile.
L’articolo completo è disponibile su META.
Sofia Brendolin, redazione Ecopolis