Malamore no. Riprendiamoci la vita. Una serata di musica, letteratura e canto, per riflettere sulla violenza contro le donne, è stata promossa il 30 Novembre dal Centro Veneto Progetti Donna e dal Centro documentazione donna Lidia Crepet in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Lettura, musica e canto sono stati gli ingredienti di uno spettacolo unico e originale, per riflettere sul rapporto tra donne e uomini e sulle possibilità di uscire da situazioni di violenza per “riprendersi la vita”.
Ogni storia di violenza alle donne è diversa. Diversi i soggetti coinvolti, i contesti e i percorsi. Per questo motivo il Centro si è proposto di evitare modelli interpretativi, sempre parziali e discutibili. Sono state invece preferite le suggestioni e gli spunti offerti dalla musica e la letteratura, perché chi ascolta è insieme testa e cuore, intelligenza ed emozione; non è e non deve essere né un giudice né un ermeneuta.
Le insicurezze originarie delle giovani donne, il diverso modo di desiderare degli uomini e delle donne, tutto congiura per trasformare le promesse in delusioni in un crescendo che può sfociare anche nella violenza. I fallimenti però non possono e non devono essere esperienze definitive. Le donne in particolare devono imparare a riprendersi la vita, a individuare e realizzare i desideri, a scoprire che quando si ricomincia si è più forti e capaci di prima.
Nella serata il Centro Veneto Progetti Donna ha riportato il bilancio della propria attività come Centro Antiviolenza ad un mese della fine dell’anno. Il trend si conferma in crescita, con un aumento del 20% delle richieste di aiuto nel 2012. Sono ad oggi 345 le donne arrivate al Centro. La maggior parte di esse per un problema di violenza: 308. La violenza avviene quasi sempre famiglia, sono infatti 274 le donne che subiscono violenza all’interno delle relazioni intime dal coniuge, partner o ex. Numeri dietro i quali si nascondo volti, storie, vite segnate dalla sofferenza e dalla paura ma anche dalla voglia di ricominciare e di riprendersi quell’autonomia e libertà che la violenza hanno soffocato, spesso anche per anni.
Contro questi numeri, nell’ambito della stessa giornata mondiale, il 24 Novembre erano scese in piazza le donne di “Se non ora, quando”. Quattro le rivendicazioni della manifestazione: libertà di scelta in ogni età della vita; possibilità di vivere in un paese per le donne e con le donne, che promuova la cultura del rispetto per le donne, a partire dalle scuole; libertà da ogni violenza, dentro e fuori le mura domestiche; più risorse e competenze a centri anti-violenza e consultori per aiutare tutte le donne (di ogni età, etnia e cultura).
La serata MalamoreNo si è tenuta Venerdì 30 novembre ore 21.00, Sala Fornace Carotta, Via Siracusa, 61 Padova, in collaborazione con il Comune di Padova, il Consiglio di Quartiere 5 Sud/ovest e con il Patrocinio della Cgil di Padova e della Funzione Pubblica della Cgil di Padova.
A cura della Redazione di Ecopolis