Si può scrivere un romanzo fatto di frammenti sparsi di vite? Una narrazione inizialmente quasi incomprensibile, che ti lascia interdetto, ma che alla fine si ricompone in una sola parola che da’ il senso finale: Amore?
Perché questo breve romanzo o lungo racconto se vogliamo, di Federica Chinaglia, narra soprattutto di questo. Della forza dell’Amore e della disperazione provata per la sua assenza. Di quel sincero amare qualcuno o qualcosa prescindendo da se stessi, dal proprio ego, rinunciando al voler sempre sembrare finti personaggi agli occhi degli altri.
E lo si fa con un’ambientazione che ricorda un po’ il mondo di William Gibson Leggi di più