Lo spazio in città è una risorsa limitata e, quando si parla di creazione di piste o corsie ciclabili, spesso si tende a dimenticare che per fare posto a una ciclabile, spesso si deve sottrarre spazio ad altri utenti della strada. Per molti anni in Italia lo spazio è stato sottratto soprattutto ai pedoni dando vita, in questo modo a degli spazi “ciclopedonali”, ambienti ibridi in cui in molti casi i pedoni si sentono minacciati dalla velocità delle biciclette e i ciclisti si sentono in pericolo a causa dei movimenti improvvisi di pedoni e dai guinzagli telescopici per cani.
Da qualche tempo a questa parte (sia lodato il cielo!) si sta sempre più diffondendo l’idea per cui le ciclabili (piste o corsie che siano) debbano essere costruite in sede stradale sottraendo spazio alle automobili, in particolare ai parcheggi. Questo approccio tende a incontrare l’opposizione (oltre che di quegli automobilisti che ritengono che le strade debbano essere ad uso esclusivo dei veicoli a motori) di molti commercianti che ritengono che eliminando spazio per la sosta, questo si traduca necessariamente in una riduzione di introiti. Leggi di più