Lo spazio in città è una risorsa limitata e, quando si parla di creazione di piste o corsie ciclabili, spesso si tende a dimenticare che per fare posto a una ciclabile, spesso si deve sottrarre spazio ad altri utenti della strada. Per molti anni in Italia lo spazio è stato sottratto soprattutto ai pedoni dando vita, in questo modo a degli spazi “ciclopedonali”, ambienti ibridi in cui in molti casi i pedoni si sentono minacciati dalla velocità delle biciclette e i ciclisti si sentono in pericolo a causa dei movimenti improvvisi di pedoni e dai guinzagli telescopici per cani.
Da qualche tempo a questa parte (sia lodato il cielo!) si sta sempre più diffondendo l’idea per cui le ciclabili (piste o corsie che siano) debbano essere costruite in sede stradale sottraendo spazio alle automobili, in particolare ai parcheggi. Questo approccio tende a incontrare l’opposizione (oltre che di quegli automobilisti che ritengono che le strade debbano essere ad uso esclusivo dei veicoli a motori) di molti commercianti che ritengono che eliminando spazio per la sosta, questo si traduca necessariamente in una riduzione di introiti.
Le esperienze provenienti da tutto il mondo (tranne dall’Italia dove si trovano finanziamenti per costruire autostrade che rimangono inutilizzate, ma non per valutare quale sia la strada migliore per guidare il paese fuori dalla crisi) dimostrano che la sostituzione di parcheggi con piste o corsie ciclabili non solo non si traduce necessariamente in una riduzione del fatturato per i commercianti situati nelle zone interessate da questi cambi di destinazione d’uso dello spazio pubblico, ma addirittura potrebbe comportarne un considerevole aumento.
Lo dimostrano gli studi condotti ad esempio a Portland (Usa), dove è stato rilevato che i ciclisti spendono in media tanto quanto se non di più di quanto non facciano i consumatori in automobile. In un mese i ciclisti spendono quindi meno degli automobilisti nei supermercati, ma spendono di più in bar, ristoranti e botteghe di quartiere. In generale si può affermare che i ciclisti spendono meno per ogni viaggio effettuato, ma comprano più spesso.
A Los Angeles, in seguito alla costruzione di una pista ciclabile a scapito di una corsia per le auto, uno studio ha evidenziato “un effetto minimo sulle attività commerciali, valore degli immobili e sulle abitudini di consumo della zona” a seguito del cambio della destinazione d’uso. Quello che invece è stato evidenziato è una drastica differenza tra le dichiarazioni dei redditi dei negozi situati lungo la nuova ciclabile rispetto a quelli non interessati dalla ciclabile ($1.116.745 contro $574.778).
A Melbourne, in Australia, la ricercatrice Alison Lee ha scoperto che gli automobilisti sostengono effettivamente una spesa media oraria maggiore rispetto ai ciclisti (27$ contro 16,20$). Ma siccome un’auto occupa il posto di 6 biciclette, il valore economico orario generato dallo spazio occupato da un’auto è inferiore rispetto a quello occupato dalle bici, motivo per cui sarebbe preferibile sostituire i parcheggi per auto con quelli per biciclette.
Questi sono solo alcuni degli studi condotti in tutto il mondo che dimostrano quanto sia vantaggioso sostenere e incentivare l’uso della bici per i commercianti (puoi trovare l’articolo completo con tutti e undici gli studi a questo indirizzo: http://www.bikeitalia.it/2015/03/18/perche-i-commercianti-dovrebbero-chiedere-meno-parcheggi-e-piu-ciclabili/ ).
Sfatiamo perciò il mito secondo cui le attività commerciali devono il loro successo alla vicinanza ai posti auto: sono le ciclabili la vera fonte di guadagno!
articolo di citylab.com, tradotto e adattato da bikeitalia.it
sabato 11 aprile Legambiente, ASU, #salvaciclisti, Progetto Portello invitano al primo Bike Cash Mob: appuntamento ore 10,45 in piazza Antenore rigorosamente in bici: andremo tutti insieme a fare la spesa da quei commercianti che sostengono la ciclabilità e pedonalità: libri, frutta e verdura, giornali, accessori bici e per finire, aperitivo
Arcella un quartiere degradato un quartiere diviso in due da una strada ad alto traffico oramai senza controllo la via GUICCIARDINI stiamo raccogliendo le firme dei residenti per dimezzare il traffico creando un senso unico. Era un fiume ora è una superstrada!!!!! Ma è comoda per le macchine ci hanno risposto senza tenere conto dei residenti
Francesca Compagnone