Prandina, che fare?

Firmata la permuta che fa dell’area dell’ex caserma Prandina un bene della città,  Legambiente chiede una risposta sul futuro di questo spazio prezioso per la collettività.

 

È definitiva la permuta tra via Anelli e l’ex Caserma Prandina e Legambiente Padova chiede all’Amministrazione di esprimersi su cosa vuol fare di quell’area di ben 35.777 mq, tra verde ed edifici ottocenteschi, che offre un ventaglio di possibilità di sviluppo sostenibile.

Collocata nella zona ovest del centro, a ridosso delle mura, l’ex Prandina può diventare il perno della riqualificazione
funzionale ed urbanistica di tutto quel settore: con al cuore un ampio parco, come richiede la maggioranza dei cittadini (vedi sondaggio dei primi di giugno) il Piano Regolatore, i vincoli di Soprintendenza e Regione, le proposte progettuali emerse dal percorso di Agenda 21: micro attività imprenditoriali sostenibili, spazio per attività sportive, culturali  ed ambientali…
Va poi ricordato che il Centro storico è caratterizzato da una cronica carenza di verde e che la legge impone che nel Centro la dotazione di verde pubblico sia almeno di 15 mq/abitante, contro i 5 attuali”.

 Ciò che diventerà l’ex caserma è emblematico di quel che sarà, o meno Padova nei prossimi anni. Una città conscia della crisi ambientale che punta a diminuire consumo di suolo, traffico e smog? O ancorata all’idea che sviluppo equivalga ancora ad auto ed espansione edilizia ed erosione del verde? Sarebbe un danno per tutta la città se l’area dell’ex Caserma fosse schiacciata dalla riduttiva scelta sul fare o no un parcheggio. Per altro al servizio del centro storico c’è una sovrabbondante offerta di stalli, parcheggi e silos: 8.993 contro i soli 3.103 parcheggi scambiatori più esterni, come dicono i dati Aps del 2019 e anche per questo non è giustificata la richiesta di trasformare la Prandina un mega parcheggio delle categorie del commercio.

Come primo passo per iniziare l’opera di riqualificazione Legambiente chiede all’Amministrazione di eliminare subito l’osceno muro in prefabbricati cementizi  che divide il Giardino Cavalleggeri dal resto dell’area del ex caserma. Procedendo poi ad allargare lo spazio del Cavalleggeri già attrezzato per spettacoli e libere attività.

UN PODI STORIA

L’area dellex Prandina era del Demanio, che in cambio di via Anelli la sta per cedere definitivamente al Comune. LAmministrazione dal dicembre 2018 aveva intanto avuto il permesso di fare un parcheggio gratuito di 250 posti auto, pressata dalle Associazioni del commercio che da tempo suonano la grancassa per avere un mega park da 1000 posti appena l’ex caserma sarà di proprietà comunale. Una scelta contestata da molti, perciò la giunta aprì un confronto sul futuro dell’area, gestito dallUfficio Agenda 21. Con incontri quindicinali, tra gennaio e giugno 2019 parteciparono un centinaio di associazioni. Gli esiti furono approvati con la delibera di Giunta del 23 luglio 2019. Poi però tutto finì nel proverbiale cassetto. Da allora le Associazioni promotrici del progetto sintetizzato nella foto allegata, e in particolare Legambiente, hanno chiesto all’Amministrazione di dire apertamente e pubblicamente cosa vuol fare di quell’area: ora è arrivato il momento.

Legambiente Padova