Poche persone al controllo di enormi piattaforme d’informazione: il disastroso utilizzo degli algoritmi in sostegno delle destre. Un articolo di META
L’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato pieno di elezioni e chiamate alle urne. Circa la metà della popolazione mondiale è andata a votare nel 2024. Proprio in luce di questo fatto, ci sono alcune preoccupazioni che sorgono riguardo la sicurezza della democrazia, globalmente: la crescita della disinformazione, l’influenza dei cosiddetti “tech-bro”, e il potere acquisito dalle forze di estrema destra che mettono a repentaglio sia la libertà delle persone che la salute del pianeta.
Il successo dell’estrema destra si può imputare al modo in cui dilaga nelle piattaforme online e nei social media, controllati da algoritmi che mettono in primo piano notizie sensazionalistiche. La strategia delle destre di inondare questi spazi con disinformazione tra cui negazionismo della crisi climatica, xenofobia e retoriche violente è molto efficace.
L’utilizzo dei social media da parte di queste forze estremiste ha già dimostrato il suo potere con i milioni di visualizzazioni negli account di partiti come l’Afd (Alternative für Deutschland), un movimento che è stato anche riconosciuto come possibile organizzazione estremista dalle autorità tedesche. Si è anche visto il modo in cui questa visibilità ha un impatto nei risultati delle elezioni. Questi spazi digitali, quindi, sono i campi di battaglia per opporsi alla disinformazione.
Un caso particolare va citato: quello di Elon Musk. Attualmente l’uomo più ricco del mondo e proprietario della piattaforma X, presto entrerà a far parte dell’amministrazione di Trump, e si stanno iniziando a sollevare delle preoccupazioni sui suoi tentativi di interferire con le elezioni tedesche. Il suo potere economico permette un’influenza ed una visibilità mediatica enorme, cosa che si rivela un serio problema specialmente quando tale visibilità viene utilizzata da lui per esprimere il suo sostegno all’Afd, che definisce “l’ultimo raggio di speranza per la Germania”, e per sostenere altri leader di estrema destra con l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, Javier Milei dall’Argentina, Nikel Farage dal Regno Unito, e naturalmente Donald Trump.
Nella Commissione della UE l’impedire che Musk ed altri dei “tech-bros” non esercitino un tale potere manipolando gli algoritmi in favore della propaganda di ultra destra, sta diventando una questione fondamentale che si vuole combattere con un atto di legge europeo. Ma i problemi non riguardano solo lui: Mark Zuckenberg, proprietario di Meta (che include Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp), intende eliminare la verifica dei contenuti nelle sue piattaforme, sostenendo che si tratti di un’azione in sostegno della libertà di parola. Questa azione, nei fatti, non farà che favorire il dilagare della disinformazione e permettere di mettere in luce i tipi di contenuti che più sono convenienti per i suoi interessi, impedendo qualsiasi controllo sulla veridicità delle informazioni.
Si tratta di una crisi che porta ad un decadere della fiducia delle persone nell’informazione, negli esperti, nella stampa, nelle istituzioni, e addirittura nella democrazia stessa. Una situazione sociale di questo tipo è terreno fertile per far mettere radici a movimenti estremisti guidati da leader carismatici, specialmente quando alcuni miliardari possono controllare la narrativa che viene diffusa.
La questione da affrontare è come riuscire a riconquistare la fiducia della popolazione in un mondo dove ad avere la meglio non è la storia più veritiera ma quella più sensazionalistica, e dove a manovrare la diffusione delle notizie sono pochi proprietari di grandi piattaforme.
Il primo passo è impedire che le piattaforme online diventino spazi sregolati dove con il denaro sia possibile influenzare e decidere quali contenuto dovranno essere fatti visualizzare di più agli utenti. Si deve mettere in atto una legislazione in tutela delle nostre società, dell’ambiente, e dei sistemi democratici. È anche importante educare le persone all’utilizzo dei social media in tutto il globo.
Per difendere la causa di una società più giusta e più equa, e per creare un mondo dove sia la popolazione che la natura possano esistere in simbiosi, bisogna riconquistare quegli spazi digitali, amplificando le nostre voci insieme contro le forze di destra radicale.
Qui l’articolo completo su META.
Sofia Brendolin