È in corso la raccolta di firme a sostegno della proposta di deliberazione di iniziativa popolare sull’acqua.
E’ del Comitato provinciale “2SI Acqua Bene Comune” di Padova che la intende presentare al consiglio comunale, chiedendo al sindaco e ai consiglieri di esprimersi su alcune modifiche alla Carta del Servizio Idrico Integrato di Acegas APS, il documento che definisce modalità di erogazione del servizio idrico, nonché regole di relazione tra utenti e gestore.
La proposta di modifica tocca alcuni temi particolarmente delicati quali la gestione di casi di morosità e inadempienza da parte di utenti ed eventuali agevolazioni per singoli e famiglie in difficoltà. Riportando questi temi all’attenzione della politica, il comitato si fa portavoce delle istanze di numerosi concittadini che intendono difendere il principio dell’acqua come diritto e bene comune (per una puntuale descrizione dell’iniziativa vedi qui)
Nel 2011, a Padova come in tutta l’Italia, la volontà popolare, attraverso il referendum, esprimeva un’indicazione semplice, chiara e trasparente: preservare un bene fondamentale come l’acqua, assicurarne a tutti l’accesso, gestirlo senza profitto e restituirlo integro alle generazioni future, superando concezioni di mercato.
Da quella primavera molta acqua è passata sotto i ponti.
A livello nazionale sono state disattese le indicazioni referendarie. A livello locale si è scelto, senza consultare la cittadinanza, di optare per la fusione di Acegas-Aps con Hera. Queste scelte locali e nazionali hanno privilegiato quelle logiche finanziarie e di profitto rigettate dai cittadini con il voto referendario. Proprio per far rispettare i risultati dei referendum, molti concittadini hanno avviato una Campagna di Obbedienza Civile, autoriducendo dalla tariffa la quota illegittimamente ivi inserita (ne abbiamo parlato qui).
Adesso presentando questa proposta di deliberazione, il Comitato “2SI Acqua Bene Comune” intende avviare un nuovo percorso, in sintonia col voto espresso dai comuni di Padova, Brugine e Arzegrande contro l’aumento tariffario del 6% nell’assemblea del Consiglio di bacino Bacchiglione del luglio scorso.
I contenuti della proposta rappresentano un valido punto di partenza per determinare una inversione di rotta nelle scelte politiche e gestionali al fine di riconsegnare alla città la gestione del servizio idrico in base a una visione che riconosca l’acqua come diritto e bene comune.
In particolare è urgente, anche alla luce del generale quadro di crisi economica, una modifica alla vigente Carta del Servizio Idrico Integrato, affinché, in caso di morosità, misure quali l’interruzione della fornitura idrica e la risoluzione del contratto non abbiano più efficacia e siano sostituite dalla riduzione di flusso.
Altri provvedimenti, suggeriti nella Proposta, sono la rimodulazione dello scaglione delle fasce tariffarie e il sostegno alle famiglie disagiate.
Chi desidera partecipare alla petizione, può scaricare qui il modulo.
Può essere sottoscritto solo dai residenti a Padova e deve essere consegnato presso gli sportelli e i banchetti del Comitato 2SI Acqua Bene Comune in via Toti 23 (sede ADL-COBAS, lunedì dalle 17.30 alle 19.00), in viale Cavalotti 2 (sede ADL-COBAS, martedì dalle 17.30 alle 19.30) e in Corso Australia 61 (sede Altragricoltura Nordest, dal lunedì al giovedì dalle 14.30 alle 16.00) entro fine novembre.
Il Comitato invita tutti a firmare sottolineando che: “insieme, possiamo scrivere a Padova una nuova pagina che rispetti il volere dei cittadini e dia loro maggiore sicurezza. Perché, come abbiamo avuto modo di ricordare più volte, si scrive acqua, si legge democrazia”.
dalla presentazione della proposta di deliberazione consiliare del Comitato 2SI AcquaBeneComune (scarica qui)
sintesi a cura di Silvia Rampazzo – redazione ecopolis
Per informazioni è possibile visitare il sito qui, oppure la pagina facebook, scrivere a acquabenecomunepd@gmail.com, o telefonare a: Alessandro 328/9254183 – Gianni 327/6157887