#iorestoacasa: abbiamo già sentito un richiamo simile alla responsabilità condivisa e al senso civico, un anno fa, quando fu proclamato il primo Sciopero Globale per il Clima, indetto dagli attivisti di Friday for Future.
Oggi, il richiamo è diventato “digitale”, ma l’anno scorso, sull’esempio di Greta Thunberg, migliaia di studenti in tutta Europa hanno preso coscienza della crisi climatica in atto e, rivolgendosi ai politici e agli adulti, hanno rivendicato il diritto a un futuro che non è solo il loro, perché la sorte del pianeta è un problema di tutti.
È quello che è successo a Anuna De Wever e Kyra Gantois, giovani attiviste per il clima in Belgio: come Greta e come molti altri, denunciano l’emergenza climatica e l’inerzia della politica. Lo hanno fatto anche attraverso un libro scritto a più mani. Il clima siamo noi è una lettera aperta, rivolta “ai politici e ai leader”, “ai nostri genitori e ai nostri nonni”, “alla nostra generazione”, “a voi tutti insieme, giovani e vecchi”. Una lettera breve e comprensibile, diretta e convincente, anche grazie all’apporto dello scrittore e giornalista Jeroen Olyslaegers.
Il clima siamo noi presenta le richieste non di due ragazze ma di un’intera generazione che sente come urgente e vitale la risposta al cambiamento climatico in atto. Hanno al centro parole come “coraggio”, “speranza”, “futuro”, “senso civico”. Anuna e Kyra credono nella politica ma chiedono azioni concrete, non palliativi né promesse. Non rinnegano la propria giovinezza, né l’inesperienza, né tantomeno la propria ingenuità. Paragonano sé stesse al bambino della favola che dice che il re è nudo e la politica per il clima, dicono, è altrettanto nuda: “l’ingenuità sarà la nostra forza”.
È uno sforzo di verità e concretezza, quello che questa lettera-manifesto propone. Ci sono esempi e idee ma nessuna soluzione: è compito dei governanti e degli esperti trovarle, ma dovere dei giovani non stare a guardare. Da un Paese che ha non uno, ma ben quattro ministri per l’ambiente, Anuna e Kyra – come Greta – si rivolgono a tutti, perché “siamo tutti legati dallaTerra che condividiamo”.
Il clima siamo noi interpella gli adulti che sembrano voler tranquillizzare i giovani, invece di agire: sono invitati invece a unirsi alle richieste dei giovani. Si rivolge ai coetanei che hanno già rinunciato a lottare, perché per alimentare la speranza bisogna essere molti, coraggiosi e imprevedibili: “Noi non escludiamo nessuno. Noi siamo il clima…”
Oggi non è tempo di manifestazioni, né di assembramenti, ma forse, a un anno di distanza da questa grande mobilitazione giovanile per il clima, è il momento più opportuno per fermarsi e ripensare al nostro modo di vivere come singoli e come collettività e ai nostri modelli di produzione e di consumo perché il futuro del pianeta, esattamente come il diritto alla salute e alla vita, ci interessa tutti e chiama in causa ciascuno di noi.
Silvia Rampazzo e Annalisa Scarpa
Questo articolo riprende una recensione già pubblicata su mangialibri.com, leggila qui
#iorestoacasa, necessario e doveroso in questo momento, è dovuto soltanto all’emergenza pandemica del covid-19. E si vede con chiarezza la devastazione sociale ed economica che l’#iorestoacasa sta provocando e provocherà. Se si voleva una prova dell’assurdità della cosiddetta decrescita felice, che di felice nulla ha, bene, ecco, un esempio estremo l’abbiamo sotto gli occhi. Il resto è solo l’ennesima strumentalizzazione politica di LegambienteLottaContinuaPadova.