L’edizione 2013 del Rapporto Annuale sui Diritti Umani e’ stato pubblicato alla fine del 2013. Il rapporto analizza le leggi e le politiche italiane in materia dei diritti umani in Italia anche alla luce delle Convenzioni internazionali cui l’Italia ha aderito e delle raccomandazioni espresse in materia dalle rilevanti organizzazioni internazionali, dalle Nazioni Unite al Consiglio d’Europa alla stessa Unione Europea.
Il titolo dell’introduzione illustra bene il contenuto del rapporto: “L’Italia e i diritti umani nel 2012: un anno di sofferenza per i diritti economici, sociali e culturali”. Il rapporto analizza la situazione italiana in materia di poverta’ e disoccupazione e riafferma che il lavoro è un diritto fondamentale della persona, non un mero principio filosofico.
Nel 2012 era stata proposta una Agenda per i diritti umani, una lista di punti concreti da essere attuati nel corso dell’anno. Il rapporto 2013 rileva che solo 4 dei punti sono stati attuati, e propone una nuova Agenda in vista del secondo esame periodico universale dell’Italia davanti al Consiglio dei diritti umani (organo delle Nazioni Unite) previsto per il 2014.
L’Agenda 2013 interviene in materia di diritti delle donne (tra cui il superamento della situazione di frammnetazione delle legislazione sulla violenza sulle donne e la ratifica della Convenzione internazionale in merito), bambini (richiedendo tra l’altro un provvedimento legislativo generale per garantire il diritto dei bambini ad essere ascoltati in maniera effettiva nei procedimenti giudiziari), migranti (tra cui l’applicabilita’ anche all’Italia della Convenzione Europea sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica locale e introdurre quindi il diritto di voto attivo e passivo nelle elezioni amministrative per gli stranieri). L’Agenda propone azioni anche in materia di lotta alla tortura (inclusa l’introduzione del reato di tortura) e di corruzione (la ratifica delle Convenzioni internazionali, gia’ votate dal Parlamento, e l’adeguamento della legislazione nazionale agli standard del Consiglio d’Europa).
Il Rapporto e’ stato preparato dal Centro Diritti Umani dell’Universita’ di Padova, in cooperazione con la cattedra UNESCO in diritti umani, democrazia e pace della stessa Universita’.
A cura di Dino Pirelli- Redazione di Ecopolis