Nel programma elettorale il Sindaco Bitonci si è impegnato per la salvaguardia delle aree naturali e agricole e la tutela delle zone soggette ad allagamenti, ma la sua Amministrazione sta dando ora il via libera ad un’operazione che potremmo piuttosto chiamare Cemento a catinelle.
In un solo giorno ha approvato quattro progetti per un totale di 100.000 metri cubi da costruire proprio in quei cunei verdi che diceva di voler proteggere. Il Sindaco è arrivato addirittura ad auspicare che i progetti vengano realizzati fino in fondo per dare lavoro alle imprese; evidentemente gli allagamenti e un mercato immobiliare distrutto proprio da politiche urbanistiche bulimiche come questa non hanno insegnato nulla. Nessuno meglio di Legambiente sa e ha denunciato più volte che la paternità di questi progetti è delle giunte Destro e Zanonato, ma ora il Sindaco è Bitonci e questa maggioranza cosa fanno per cambiare le cose prima che sia troppo tardi? Nulla. I consiglieri comunali di centro destra stanno agendo in perfetta continuità con le decisioni della precedente amministrazione, con la differenza che ora sta a loro approvare o meno questi piani, prendendosi la responsabilità di fronte ai cittadini esasperati dagli allagamenti. Udine ha tagliato 1 milione di metri cubi già previsti, Senigallia ha convertito 100 ettari di suoli da edificabili ad agricoli mentre a Padova si continua a costruire.
Le delimitazioni degli ambiti per gli interventi edilizi approvate dal Consiglio Comunale riguardano i terreni tra via Forcellini e via Colleoni, Isola di torre, la zona in perequazione tra via Guasti e via Bembo e un progetto in via dell’Ippodromo a ridosso dell’autostrada.
– Isola di Torre è un’area che ancora conserva caratteristiche agricole e paesaggistiche che si potrebbero valorizzare col progetto di Parco agro-paesaggistico metropolitano (vedi scheda);
– Aree tutt’ora coltivate e a rischio allagamenti anche in zona via Colleoni a Forcellini, dove i 18.000 mc previsti si andranno ad aggiungere alla nuova lottizzazione del PUA Margherita a nord e forse addirittura all’ulteriore cementificazione del cuneo Iris a sud.
– aree coltivate e a rischio allagamenti anche dove dovrebbero sorgere i 35.000 metri cubi previsti nei terreni tra via Guasti e via Bembo, e anche qui in un contesto urbano sovradimensionato dove già oggi esistono più di 250 alloggi in vendita nel raggio di un chilometro..
– L’area di via Ippodromo infine è confinante con la futura stazione ferroviaria per la metropolitana di superficie di San Lazzaro.. peccato che non se ne sia tenuto conto nel disporre le abitazioni lasciando la costruenda stazione abbandonata in mezzo ai campi. E i terreni ceduti al Comune serviranno di fatto solo al rimboschimento della fascia di terreno inedificabile a lato dell’autostrada.
Al prossimo Consiglio comunale verrà inoltre probabilmente discussa la delimitazione per il progetto in zona parco Iris
Sandro Ginestri – Coordinatore Legambiente Padova
Nabila Jaber – Studentessa IUAV Venezia
si stava meglio quando si stava peggio
No, Gino, si sta peggio perchè chi c’era prima si è inventato tutto questo cemento
Ma come! ma non eran -prima- di …”sinistra”, e con tanto di partiti/assessori “ambientalisti”?
E questi qui fan persino le stesse cose?
E che sara’ ?
G.
PS: ci risentiamo al prossimo allagamento.