Mai come negli ultimi mesi, la questione climatica è emersa come il tema del secolo, tanto sui media quanto nel dibattito pubblico e politico globale. Merito della spinta dei movimenti giovanili come i Fridays for Future che hanno raccolto un lavoro decennale portato avanti dalle organizzazioni ambientaliste.
La protesta solitaria di Greta Thunberg si è infatti trasformata in un movimento globale dei giovani, portando in piazza per la prima volta ragazzi e ragazze di tutto il mondo contro il più grave dei temi ambientali, i cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale.
In questa nuova fase non ci sono però solo i giovani: negli ultimi dieci-quindici anni parti della nostra società hanno vissuto un’evoluzione verso una sempre maggiore attenzione alle problematiche ambientali e ai nuovi stili di vita, dall’uso di energie rinnovabili alla raccolta differenziata, dalla mobilità sostenibile al consumo critico. Un fenomeno che si intreccia alle realtà (profit e no profit) che prestano sempre maggior attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Un fenomeno che però si scontra con forti resistenze al cambiamento, portate avanti da gruppi di potere e forze economiche legate al pensiero corto neo-liberista di una crescita illimitata: resistenze al cambiamento che vediamo anche nella nostra città, si pensi alla pressante richiesta di un parcheggio alla Prandina oppure all’opposizione alla nuova linea del tram, all’ampliamento della ZTL e alla realizzazione di nuove ciclabili.
In questo scenario diverse sono state le scelte encomiabili dell’Amministrazione in carica, in un quadro però di lentezza, timidezze e ripensamenti. Si pensi al ritardo registrato nell’avvio di un progetto di più ampio respiro per la riconversione ecologica della città e del territorio metropolitano nel loro complesso, grazie all’elaborazione di un nuovo Piano degli interventi.
L’Amministrazione ha comunque fatto passi avanti sulla mobilità, grazie agli incentivi alla ciclabilità e al trasporto pubblico: mancano tuttavia ancora politiche coraggiose di disincentivo al traffico che hanno rilanciato diverse città in Europa.
Il nostro atteggiamento verso l’Amministrazione resta dunque dialettico: oggi Legambiente resta infatti “sentinella” di ambiente e salute, pungolo per la società l’economia e la politica, ma deve riuscire a porsi sempre più come interlocutore che propone soluzioni credibili, desiderabili e praticabili per tutti.
Quali sfide Legambiente Padova deve affrontare di fronte alla drammaticità della crisi climatica? Quali le priorità politiche? Quali le azioni da intraprendere, gli interlocutori, gli alleati? Come costruire un consenso sempre più ampio attorno alla nostra idea di città? Come rendere l’azione di Legambiente sempre più ampia ed efficace?
Per rispondere a queste domande si svolgerà il IX congresso di Legambiente Padova: qui trovate il programma e gli invitati della giornata.
Legambiente Padova
Non riesco ad accedere al programma del Congresso di Padova. Flores- Este