Domenica 1° ottobre, 150 persone – raggruppate in 31 squadre – si sono date appuntamento da Limerick, l’ormai famosa libreria dell’Arcella che brulica di idee e proposte.
Questa volta si è trattato di un’originale caccia al tesoro, “Alice nell’Arcella delle meraviglie”, inserita nel progetto Play together (ne abbiamo già parlato qui), all’interno del quale trovano posto diverse Associazioni, ciascuna con la sua proposta di gioco per dire in tanti modi STOP allo spreco e incentivare l’inclusione sociale.
Valorizzare il territorio, risvegliando il piacere di conoscerlo e di interagire in esso con i suoi abitanti,
era l’obiettivo dell’iniziativa. Non c’erano bigliettini da dissotterrare per poi arrivare al tesoro: i punti in vista dei premi si ottenevano dimostrando di conoscere il quartiere, individuando il sorriso e gli occhi dello Stregatto nascosti qui e là dagli organizzatori. Una volta trovato il fantastico animale del mondo delle meraviglie di Alice (per esempio sotto forma di adesivo su un cartello segnaletico) era necessario farcisi una foto assieme. In alcuni punti inoltre, se il messaggio inviato al cellulare del caposquadra lo richiedeva, bisognava cercare un oggetto in tema con la storia di Alice. E così via, di tappa in tappa.
In palio, volutamente, non solo oggetti ma cose da fare insieme, come la sessione di gioco all’Escape Room, la cena all’Osteria di Fuori Porta o al ristorante Daltrocanto. Ma vinta o no, questa caccia al tesoro ha messo insieme e divertito molta gente!
Gli adulti hanno giocato con un impegno e una serietà che ha fatto loro onore. Tutti correvano su e giù tra una tappa e l’altra con bambini e passeggini: il gioco infatti non prevedeva né auto né biciclette per loro, ma solo “pedibus calcantibus”. Lodevole anche la collaborazione tra squadre che si scambiavano informazioni su questo o quel posto: un signore, tutto trafelato, cercava indicazioni sul negozio con l’insegna al contrario, mentre una squadra si rivolgeva agli atleti che uscivano dallo stadio per sapere del campione CT, scopertosi essere Lippi, personaggio che li ha condotti nella via omonima, agli orti sociali, proprio mentre un’altra squadra finiva ai murales del supermercato PAM.
La gente si è divertita un mondo e al punto di ritrovo finale, il parco Milcovich, tutti hanno avuto la sorpresa di un gustosissimo buffet di salatini e tramezzini mignon, acqua in un bel dispenser di vetro con rubinetto, e succo di lampone.
Intanto si era fatta l’una e mezza e cominciava a piovigginare. Così la seconda parte della giornata in cui erano stati previsti altri giochi per le dieci squadre finaliste è saltata, ma poco importa: la cosa davvero bella e sorprendente è stata che gli adulti sono tornati finalmente a giocare!
Giocando assieme tanto stress se ne va e questo favorisce il buon umore e l’allegria, ingredienti necessari per poter affrontare in modo sano la vita di tutti i giorni. Inoltre, camminare per lunghe distanze scarica le tensioni e le fatiche, e farlo nel quadro del gioco aumenta questi effetti positivi.
Insomma, gente, giocate e camminate nella vostra città!
Eliana Hermann – redazione ecopolis