“Padova. Seconda stella a destra”: una mappa per la città che non c’è

padova stellata_cammina con le stelleProvate a perdervi nella vostra città

Provate, ogni tanto, a vagare tra le vie del centro cercando con attenzione a piccoli segnali e frammenti architettonici ed artistici da cui ricostruire una città dal volto diverso. Provate a distrarvi seguendo le abitudini e le tradizioni di un tempo, affidate al rapporto con le stelle

Provateci seguendo i suggerimenti di Padova Seconda stella a destra. Guida al cielo nascosto in città, un progetto con Bas Blue Illustration.

La ricerca sarà ardua perché molti canali sono stati interrati, i palazzi sono stati rimaneggiati e molte chiese hanno perso il loro ruolo di punti di riferimento nel tessuto urbano. Ma i racconti che si riconoscono nell’intreccio delle vie, lungo il filo conduttore di ciò che l’uomo ha costruito meritano di essere valorizzati. Diventano percorsi di riappropriazione della città come mappa storica attiva, in cui opere e monumenti parlano di eventi e personaggi curiosi, non sono solo direzioni per arrivare più in fretta a destinazione.

Nell’agile guida, accompagnata da una mappa essenziale ma ricca di spunti, i racconti prendono la forma di percorsi tematici, indicati da colori diversi. È possibile seguire Galileo dalla sua abitazione nei pressi di via del Santo alle aule dell’Università dove insegnava matematica ed astronomia, nei primi anni del Seicento. Oppure cercare le stelle sotto i portici di via Altinate o quelli di San Francesco, fino al cortile interno, o ancora nelle volte stellate di un cielo egiziano e in quello giottesco dove la stella dei Magi da quel momento divenne una reale cometa.

Le stelle, con le loro simbologie diverse, compaiono sul manto di una Vergine o sullo scudo di San Michele lungo la via. Un altro percorso ci permette di entrare nei meccanismi del tempo, osservandone la danza che si ripropone da secoli sia tra le ruote dentate oltre il quadrante mobile dei Dondi, che sulla scena celeste osservata dall’alta torre osservatorio della Specola o dalla meridiana di San Tomaso. Il tempo, poi, non scorre affatto sempre uguale, un vitreo schermo ottocentesco posizionato accanto ai centri del commercio cittadino introdusse il tempo ultramontano e l’ora civile attuale a cui la popolazione aderì con grande sforzo, dovendo adeguarsi ad una scansione delle ore uguale per ogni stagione e unica, almeno per uno spicchio di mondo.

Al padovano residente o d’adozione ed al turista di passaggio sono presentati così luoghi significativi, magari già familiari, leggibili ora come testimonianze astrologiche. È possibile seguire l’incalzante narrazione in un unico racconto oppure scoprire di volta in volta, passeggiando, un dettaglio. Si tratta di un testo accattivante e ricco di spunti che solleticano la curiosità del lettore con particolari inediti.

Trecento segni celesti in città: la guida è anche un estratto della ricerca di Leopoldo Benacchio, astrofisico ordinario dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica-Osservatorio astronomico di Padova). Ma la ricerca è ancora aperta, altro materiale ed aggiornamenti sul progetto sono disponibili sul sito. Il progetto, che ha lo scopo di rendere dinamicamente fruibile al pubblico questo censimento, celebra la fortunata collaborazione con Bas Blue Illustration, agenzia creativa specializzata in divulgazione e sensibilizzazione. Coopera la CaRiPaRo con il finanziamento al bando Culturalmente 2013. La Specola offre ancora alcune passeggiate organizzate per accompagnare il pubblico alla scoperta dei suggerimenti della guida: la prossima sarà mercoledì 12 luglio 2017.

Francesca Andreotta, redazione di Ecopolis