Dopo molti anni di silenzio, il progetto per la costruzione di un enorme centro commerciale a Due Carrare, nell’area di fronte al Castello del Catajo, è stato sbloccato in seguito a due sentenze favorevoli del Consiglio di Stato, benché sia stata approvata la legge regionale per la riduzione del consumo di suolo.
Riteniamo che sia venuto il tempo di fermare questi ripetuti e inaccettabili attacchi che continuamente arrecano ferite alla bellezza del nostro territorio euganeo.
Oggi il Veneto, per consumo di suolo, risulta secondo solamente alla Lombardia. E’ anche la regione italiana con la più alta densità di centri commerciali. Possiamo farcene un’appropriata idea di ciò osservandone la dislocazione nella sola cintura urbana dei Colli.
Il proliferare di supermercati, ispirato a un modello economico ormai in declino (ne parliamo proprio in un articolo di questo numero di Ecopolis), rappresenta una vera catastrofe per il piccolo commercio di bottega, quello di prossimità che sostiene il turismo locale e non solo. Anche la struttura di Due Carrare determinerà una ricaduta negativa sull’occupazione nella Bassa Padovana, forse non compensata del tutto dalle nuove assunzioni create dalla grande distribuzione. Per questi motivi Ascom, Confesercenti e Confagricoltura sono sul piede di guerra. Molti altri si stanno aggregando a loro.
Ecopolis era già intervenuta qualche anno fa su questo discutibile progetto (vedi qui), Legambiente ed Italia Nostra avevano scritto le Osservazioni ed un coordinamento di associazioni aveva organizzato una bici-manifestazione.
La versione attuale, rispetto a quella originaria, prevede un minor consumo di suolo (33 mila metri quadri anziché i 48 iniziali), ma non la riduzione della cubatura complessiva: l’altezza si attesterà sui 12 metri (come illustrato qui) . Naturalmente vanno considerati nel conto totale anche gli spazi destinati ai parcheggi (44 mila metri quadri) e la superficie occupata dalle sbandierate strutture ricreative.
Tale scelta urbanistica, ereditata dalla amministrazione precedente di Due Carrare, ricade sull’attuale primo cittadino in carica Davide Moro, che però ha prontamente affermato di avere le mani legate, dal momento che le sentenze del Consiglio di Stato, favorevoli alla proprietà, hanno, di fatto, blindato l’area (come spiegato su Il Mattino di Padova qui). Saranno compiuti tutti gli accertamenti e controlli necessari, assicura il sindaco, onde mitigare quanto più possibile gli effetti negativi sul paesaggio e l’ambiente.
Pur nel pieno rispetto delle norme amministrative, il centro commerciale di Due Carrare rimane a tutti gli effetti, un mostro di cemento: il più grosso centro commerciale della provincia con tanto di collegamento autostradale ad esso asservito. Crediamo che il concomitante ampliamento in atto dell’A13 non sia del tutto casuale. A farne le spese è il territorio e, in primo luogo, il Castello del Cataio, un’opera di grande pregio storico-architettonico, da poco tempo oggetto di una meritevole valorizzazione culturale e turistica: sarà certamente penalizzata da un intervento dall’impatto paesaggistico così deturpante.
L’opposizione ad una tale opera sembra senza speranza. Una volta, ottenuto il benestare formale del Comune, un sostanziale atto dovuto, la procedura di ratifica in Regione diviene inarrestabile.
Malgrado ciò i difensori dell’ambiente non demordono: il Coordinamento Associazioni dei Colli Euganei sta già organizzando per lunedì 10 luglio un incontro, alle ore 21 presso il Centro “V. Bachelet” di Via Manzoni 19 a Battaglia Terme, per trovare assieme una linea condivisa d’intervento.
Sono invitati tutte le associazioni e i movimenti che hanno a cuore il bene del loro territorio già pesantemente abusato. Questa è un’occasione, cui aderire col più convinto sostegno: è in gioco il futuro di una risorsa collettiva, limitata e insostituibile, sempre più intaccata da consumo di suolo e inquinamento.
Flavio Boscatto, Legambiente Selvazzano