Il “Bosco dei Frati” di Monselice: riscoperta e valorizzazione di un parco

BuzzaccariniSe a Monselice chiedi del Parco Buzzaccarini, magari puoi trovarti di fronte a facce stupite, se invece lo chiami “Bosco dei frati”, tutti sapranno indicarti il bellissimo polmone verde cinto da mura secolari che si trova a fianco del Convento francescano di San Giacomo.

In realtà, l’area non è mai stata possedimento dei frati che fondarono il Convento nel 1162 per ospitare pellegrini e viandanti. Solo nel 1968 entrarono in possesso dell’adiacente Villa Buzzaccarini, mentre il Parco ha avuto nei due secoli precedenti una vita storica legata al succedersi dei proprietari: Cromer, Saggini, Buzzaccarini per arrivare a quell’avvocato Angelo Schiesari che donò la Villa ai frati francescani.

Una recentissima pubblicazione di Riccardo Ghidotti, Presidente degli amici dei Musei, dal titolo “Parco Buzzaccarini-Bosco dei frati” ricostruisce la storia della Villa e del Parco segnalando la presenza di una statua del Canova, l’Esculapio, oggi esposta ai Musei Civici degli Eremitani, i dipinti di Teodoro Matteini ambientati nel giardino e messi in mostra nella recente rassegna di palazzo Zabarella “da Canova a Modigliani”, e  la ghiacciaia in laterizio.

L’area del Parco tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80 entrò nel mirino dell’espansione edilizia, bloccata da una mobilitazione dal basso e dai vincoli posti dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e paesaggistici. Anche l’acquisto dell’area da parte del Comune, avvenuto nel 1990, aveva nelle finalità degli amministratori quella della costruzione di una Casa di Riposo prima e di un asilo nido in epoca più recente. In entrambe i casi, la protesta dei cittadini e di varie realtà associative, indusse gli amministratori a destinare l’area a verde pubblico attrezzato. Dopo una gestione affidata all’AUSER nella seconda metà degli anni ’90, che ha recuperato e valorizzato l’area a scopi sociali, si è passati ad una continua rotazione di entità associative spesso improvvisate, che dal 2000 al 2012 hanno portato al declino e all’uso parziale dello spazio.

Nel 2013 la svolta è arrivata con il nuovo bando comunale che ha visto l’assegnazione della gestione all’ENARS – Acli, una associazione che ha saputo da subito aprirsi alle realtà e Comitati locali, sviluppando le enormi potenzialità del volontariato e del luogo stesso. Un’operazione di pulizia e risanamento radicale, la sistemazione e la riapertura al pubblico della caratteristica ghiacciaia, la cura degli animali che qui vivono, una manutenzione costante, lo rendono ora un luogo bello e molto apprezzato.

Ma i “volontari del Parco”, come preferiscono essere chiamati, hanno impresso una svolta anche culturale con presentazioni di libri, spettacoli, dibattiti, concerti, feste, proiezioni, animazioni per bambini. Infine lo spettacolo di Dario Fo e la contestuale posa di una scultura sotto un platano secolare dedicato a Franca Rame, l’inserimento di soggetti svantaggiati in convenzione con l’USSL 17, la disponibilità a diventare punto di sosta per i frequentatori dell’anello ciclabile dei Colli, la recente inaugurazione di uno splendido “giardino botanico” con le piante dell’area euganea, lo stanno rendendo un luogo vivo, partecipato, solidale, capace di far convivere corsi di ballo con le arti marziali, le feste di compleanno con i dibattiti e gli approfondimenti, i cigni con le papere nel laghetto, le corse dei bambini con gli anziani che giocano a carte…

Passate al “Bosco dei frati” a bere o mangiare qualcosa, a visitare le sue bellezze, a scambiare due parole con i volontari e magari vi verrà voglia di proporre qualcosa capace di arricchire ulteriormente questa incredibile babele ambientale, sociale e culturale.

Volete vedere e saperne di più? Visita la pagina Facebook del parco!

La pubblicazione di Riccardo Ghidotti “Parco Buzzaccarini-Bosco dei frati” è reperibile al chiosco interno.

Francesco Miazzi – Comitato popolare “lasciateci respirare”