Tagliamo le Ali all’Ecomostro

Prosegue la raccolta firme contro la cementificazione voluta da Alì per il nuovo “magazzino green”.

Legambiente e comitati si sono mobilitati contro il progetto dei supermercati Alì che prevede la costruzione di un grande polo logistico a Granze di Camin. I supermercati Alì nei mesi scorsi, hanno infatti richiesto un ampliamento della zona industriale per realizzare un grande polo logistico. Richiesta sulla quale il Consiglio Comunale di Padova sarà chiamato ad esprimersi nelle prossime settimane..

Un progetto che prevede la cementificazione di più di 10 ettari di terreni agricoli e hanno anche il coraggio di chiamarlo magazzino green.  Una superficie abnorme, più grande dellintero Prato della Valle, una volta e mezzo il Parco Iris. Se venisse cementificata sarebbe un colpo tremendo per una città con il più alto tasso di consumo di suolo di tutto il Veneto e che ha appena approvato un nuovo Piano degli Interventi curato dall’architetto Stefano Boeri finalizzato proprio a fermare il consumo di suolo.
Una scelta scellerata considerato anche che larea fa parte di un ambito destinato dal Piano del Verde a Parco Agro-paesaggistico, nel quale il Comune prevederebbe di salvaguardare e valorizzare gli elementi del paesaggio agrario ancora esistenti.

Chiediamo al Consiglio Comunale di respingere questa richiesta di variante al Piano degli Interventi, che aggraverebbe una situazione ambientale già molto compromessa dal diluvio di cemento dei decenni passati e che, se accolta, costituirebbe un pericoloso precedente in quanto difficilmente in un prossimo futuro potrebbero essere respinte analoghe richieste avanzate da altre società, alcune delle quali, a quanto risulta, già stanno acquisendo terreni agricoli in prossimità della zona industriale.

Sabato scorso assieme al Comitato cittadini Granze di Camin e al circolo Wigwam, abbiamo allestito un gazebo vicino al supermercato  Alì in piazzetta Forcellini,  per informare i cittadini e raccogliere firme sulla petizione che chiede al Comune di non approvare il progetto.
Un’iniziativa che Elisabetta Bassan del comitato, ha commentato così:  In Veneto ci sono più di 11mila capannoni industriali vuoti eppure continuano a sparire interi pezzi di campagna per cedere il passo a nuove cementificazioni. Etempo di fermare questa continua perdita di natura e bellezza. Siamo certi che come noi la pensa la maggior parte dei  cittadini e infatti al banchetto a Forcellini in poche ore abbiamo raccolto più di 100 firme.”

E’ possibile anche  firmare online qui:  www.change.org/p/stop-al-cemento-no-ampliamento-magazzino-ali-a-granze-di-camin

 

Redazione Ecopolis