Lo scorso 30 maggio si è concluso Studenti per l’Urbs picta realizzato da Salvalarte di Legambiente Padova, in collaborazione con Rotary Club Padova e l’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti di Padova.
Un progetto che ha coinvolto alcuni studenti del Liceo Artistico Selvatico e del Liceo Scientifico Curiel di Padova, condotti in un percorso di scoperta della nostra città attraverso alcuni monumenti del circuito di Padova Urbs picta.
Salvalarte ha affiancato il comitato scientifico ed istituzionale lungo il periodo di presentazione e sostegno della candidatura presso la Commissione Unesco, in cui è stato presentato il dossier che individuava i monumenti con la loro storia e il loro caratteri di notevole interesse e valore per il patrimonio culturale di tutti noi (ne abbiamo parlato qui).
Gli studiosi e e le istituzioni cittadine hanno risposto alle richieste sul ruolo cardine di quei monumenti cardine all’interno del profondo cambiamento trecentesco avvenuto nella città di Padova. Nella Cappella degli Scrovegni la nuova resa spaziale, la diversa caratterizzazione dei personaggi, la declinazione del messaggio per nuove figure di committenti della società cittadina, evidenziano come Padova fosse centrale nel panorama economico ed artistico del tempo, in dialogo con Roma, Firenze e Venezia.
Individuati i caratteri storici e artistici del circuito, sono state messe in collaborazione associazioni e istituzioni per proporre un piano di gestione del bene comune che valorizza l’Urbs picta come fruibile e condivisibile in modo chiaro e organizzato, tanto per il residente quanto il turista di passaggio che siano sulle tracce di Giotto o per chi vi si imbatta seguendo altre vie.
Il percorso che Salvalarte ha quindi proposto gli studenti dei licei coinvolti ha dimostrato come nella nostra città l’innovazione di Giotto abbia segnato un distacco da schemi medievali e bizantini e sia diventata eredità, colta e modulata in base alla visione artistica locale che aggiorna in momenti diversi lo stile gotico, arroccato nella Venezia del doge.
L’itinerario formativo del progetto di Legambiente Padova ha così reso i giovani partecipi nella vita culturale e artistica della propria città, rispondendo a un’esigenza espressa da loro di “sporcarsi le mani”. Salvalarte ha percorso con loro le vie di Padova, entrando nell’abside degli Eremitani in compagnia di Guariento (1361-65), scivolando davanti alla Cappella Cortellieri e a Giusto de’ Menabuoi (1370 ca.), ritrovato poi nell’iride delle gerarchie angeliche del Battistero (post 1470); passando per il ricordo di Giotto agli Scrovegni (1305) e la sua libera rivisitazione nel Palazzo della Ragione (ante 1420) fino alla cappella di Guariento nella Reggia Carrarese (1354).
I ragazzi hanno in seguito osservato l’affresco nella composizione e nel restauro, nel laboratorio di restauro gestito dall’Istituto Veneto per i Beni Culturali a Santa Maria delle Grazie (ne abbiamo parlato qui) e si sono cimentati essi stessi come guide di fronte ai loro compagni in visita a monumenti del circuito dell’Urbs picta.
Da queste esperienze hanno colto particolari, trasformatisi poi in concreta ispirazione per i gioielli, prodotti dalla sezione oreficeria del Liceo Selvatico, o per proposte di comunicazione culturale mediante volantini e plastici realizzati dal Liceo Curiel.
La giornata del 30 maggio ha riunito studenti e rappresentanti di istituzioni politiche, culturali e cittadine presso la Reggia Carrarese ognuno testimone dell’attività nel proprio settore per conservare e far vivere l’armonia di quell’ambiente urbano, culturale, artistico e naturale che costituisce l’affascinante organismo padovano.
È stata l’occasione per far presentare ai ragazzi accolti dall’Accademia Galileiana e dal Rotary Club di Padova la loro visione consapevole dell’Urbs picta, regalando nuova vita al messaggio delle immagini affrescate alle pareti secoli fa.
Fino al 15 giugno sarà possibile ammirare i gioielli degli studenti nei consueti orari di apertura della Reggia (dal mercoledì al sabato, ore 10.00-12.30), nonché in occasione dell’apertura straordinaria mensile di domenica 9 giugno, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00.
Francesca Andreotta – redazione ecopolis