Le Guardie Ecologiche dei Colli Euganei e i silenzi Regionali

Promuovere l’informazione e l’educazione in materia di tutela ambientale e concorrere alla protezione e alla vigilanza ecologica del Parco dei Colli. Questa è la nobile missione di G.E.V.

Un’ Associazione di Guardie Ecologiche Volontarie fondata nel 1992 a Bologna, e aderente a Federgev Italia, che da molti anni, in convenzione con l’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, svolge un servizio fondamentale per la salvaguardia del nostro patrimonio verde.All’interno del territorio euganeo la Guardia G.E.V. esegue numerosi e importanti compiti: si occupa della manutenzione di sentieri e boschi, della tutela di flora e fauna, segnala abusi controllando le attività in contrasto con il piano ambientale e in alcuni casi verbalizza e sanziona atteggiamenti individuali non rispettosi dei regolamenti del Parco.

Un ruolo dunque indispensabile ed essenziale, a cui si può accedere soltanto frequentando un corso regionale e solo dopo un giuramento davanti al prefetto, che autorizza alla funzione di Guardia Particolare Giurata.

Un lavoro straordinario e totalmente volontario che potrebbe essere svolto in maniera più efficace e diffusa se il supporto da parte degli enti preposti alla tutela e alla protezione ambientale fosse più deciso e presente.

Attualmente infatti, a causa di un mancato ricambio interno, il G.E.V. ha necessità di realizzare nuovi corsi per formare nuove Guardie Ecologiche Volontarie, ma la Regione Veneto non ha ancora risposto adeguatamente alle numerose richieste dell’Associazione.

Un punto di svolta sembrava giunto a inizio della scorsa estate, quando l’amministrazione Regionale, dopo una lunga latitanza, ha concesso ai G.E.V. la facoltà di svolgere direttamente la formazione. Purtroppo alla pronta mobilitazione delle Guardie Volontarie nell’organizzare la partenza di un nuovo corso non ha fatto seguito la necessaria autorizzazione della Regione, rimasta ancora una volta invisibile e muta.

Il disinteresse e il silenzio dimostrato in questa vicenda è stato rotto solo dall’intenzione di mettere mano al piano ambientale attraverso leggi e riforme. Proposito che ancora una volta non ascolta le osservazioni e i contributi delle Associazioni che operano con capacità e dedizione sul territorio.

Giada Zandonà- euganeamente