il Veneto mette nuove radici

Dieci nuovi boschi a salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. Con la primavera  Spiritus Mundi torna all’opera e chiama a raccolta.

 

La Onlus Spiritus Mundi si conquista una nuova vittoria. Anzi, dieci. Così riferiscono orgogliosi sulla loro pagina Facebook, annunciando la prossima nascita di ben dieci boschi nei comuni di Piove di Sacco, Arzergrande, Legnaro, Rubano, Borgo Veneto, Albignasego, Limena, Selvazzano Dentro, Rovolon e Tribano, per un totale di circa diecimila alberi prossimi a mettere le radici in Veneto.

L’associazione mira al rimboschimento della regione, per poi ambire alla pianura Padana, con piante autoctone per ripristinare l’ambiente originario: restituire alla natura almeno un po’ di ciò che le è stato sottratto, coinvolgendo nellatto cittadini, enti pubblici, associazioni e donando nuova vita – nel vero senso della parola! – ad aree pubbliche degradate o inutilizzate.

In questo consiste il progetto Bosco Vivo: un supporto per pratiche sociali condivise mediante un progetto di rete, ove le associazioni partecipanti propongono attività, siano esse didattiche o pratiche, volte alla sensibilizzazione ambientale e alla valorizzazione del territorio.

Fino ad oggi i volontari di Spirirtus Mundi coinvolgendo centinaia di persone hanno messo a dimora circa quattromila alberi in otto comuni diversi, grazie all’aiuto di collaboratori, gruppi di lavoro, e al sostegno delle scuole. Le opere di piantumazione sono inoltre un’occasione per sensibilizzare i partecipanti ai temi dell’ecologia, per coinvolgerli nella riqualificazione del territorio.

Da un lato infatti i nuovi boschi fungono da zone di benessere o aggregazione, ma dall’altro portano soprattutto, come ci si può aspettare, benefici ambientali. Ecosistemi costituiti da piante originarie del territorio sono più duraturi, essendo queste adatte al clima e in generale all’ambiente in cui vivono, e nella loro lunga vita provvedono non solo a depurare l’aria, ma anche a dar casa a specie animali, proteggendo dunque la biodiversità.

L’intento è quello di ripristinare la superficie boschiva padana, rivolgendo l’attenzione pubblica verso il tema dell’inquinamento, a livello locale e globale, motivo per cui è fondamentale la collaborazione e la sensibilizzazione della cittadinanza.

Pertanto chiunque volesse contribuire alle prossime piantumazioni è benvenuto, a partire dalla prima di questa imminente sequenza: si terrà ad Albignasego il 14 febbraio. Per tutte le informazioni si può consultare la pagina dell’associazione.

Leonardo Magliani, redazione Ecopolis

foto: andreatosatophotographer