5 maggio 2018, dai Colli Euganei a Venezia.
Non una cartolina di saluti ma un forte appello sintetizzato dallo slogan “Un parco da riconquistare” lanciato da numerose Associazioni ambientaliste del territorio nel corso di una grande manifestazione tenuta davanti alla sede dell’Ente ad Este per sollecitare la Regione Veneto a un vero rilancio del Parco.
È dal 2012 che la Regione ha avviato una riforma “urgente”; in realtà una riforma confusa sia negli obiettivi che nei contenuti, che lo hanno minacciato nella sua funzionalità e addirittura nei suoi confini.
Ci riferiamo all’ipotesi di tagliare le competenze ambientali e paesaggistiche, un’ipotesi assurda per un parco la cui peculiarità è la forte antropizzazione, oppure alla famigerata proposta “Berlato” che intendeva ridurre fortemente l’area del parco per dare il via libera alla caccia ai cinghiali. È stata proprio quest’ultimo tentativo a dar vita a una serie di grandi mobilitazioni dei cittadini e delle Associazioni che hanno messo in luce quanto il Parco dei Colli Euganei sia importante e sentito non solo da chi vive entro i suoi confini, ma anche dai cittadini dell’intera provincia di Padova, mobilitazioni che hanno fatto fare dietrofront alla Regione.
Di certo per ora c’è solo il taglio dei fondi, ridotti quasi a zero, e il commissariamento che dura dal maggio 2016 e che lo ingessa nelle sue funzionalità.
Ora si sta discutendo in Seconda Commissione l’ennesima versione della proposta di legge di riforma. Prendiamo atto con soddisfazione (ma anche con sconcerto per questo pressapochismo ondivago) che è stata abbandonata la parte che prevedeva di ridurre le competenze dell’Ente ai soli aspetti “naturalistici”, ma il ripensamento deve avvenire anche sulle modalità di gestione dell’Ente, che non può più essere affidata ai soli sindaci, ma deve coinvolgere, sia nella Comunità che nel Consiglio Direttivo, i protagonisti attivi della vita del territorio: Associazioni ambientaliste, agricoltori, operatori turistici e del commercio, artigiani… e deve puntare, questa nuova gestione, con precisi obblighi per l’Ente, alla massima apertura e trasparenza recuperando la credibilità persa in particolare negli ultimi anni. È necessario anche assegnare un ruolo centrale al programma (progetti e iniziative) sulla base del quale viene nominato il Consiglio direttivo.
Questi sono i temi e le richieste che sottoponiamo alla Regione e sui quali cerchiamo condivisione e collaborazione con tutte le forze interessate. Il momento è decisivo per passare da una fase di debolezza e di spreco di energie ad una nuova fase imperniata sulla effettiva tutela e la efficace valorizzazione delle grandi potenzialità del nostro territorio.
La manifestazione di sabato scorso è stata organizzata dal Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Parco Colli, affiancato da Italia Nostra Padova e Este, Comitato Difesa Colli Euganei, WWF Colli, Legambiente Este e Padova, L.I.P.U. Padova, Comitato Lasciateci Respirare Monselice, Comitato La Colombara Bastia, Gruppo Speleologico C.A.I. Padova, LaVespa Battaglia Terme, Amici della bicicletta Padova, S.Lucia del Rusta Cinto Euganeo, Gruppo amici del Verde Padova, Gruppo micologico naturalistico culturale monselicense e ha visto la partecipazione anche di altre realtà associative e sociali del territorio. Dopo il sit-in a microfono aperto davanti alla sede dell’Ente Parco il corteo si è snodato per le vie del centro e ha percorso il sentiero fino a Villa Benvenuti, con tappe davanti ai principali monumenti storico-architettonici e naturalistici incontrati. Un’occasione per dimostrare la ricchezza e le enormi potenzialità del territorio.
Francesco Miazzi – Flores Baccini – Gianni Sandon – Christianne Bergamin – Coordinamento Associazioni ambientaliste del Parco Colli