Girolibero. Le vacanze in bici

Alzi la mano chi almeno una volta non ha pensato di fare una vacanza in bicicletta? Molte mani alzate, non poteva essere diversamente in una platea di lettori di Ecopolis.

Poi però è mancato il tempo, dove andiamo, ho una buona bici ma mi mancano le borse, io lo farei ma gli amici/moroso/figli (metteteci chi volete) non mi seguono, se ne riparla il prossimo anno.

Invece siete ancora in tempo, per questa estate o, quantomeno, per capirci di più. A Vicenza esiste da 10 anni Girolibero, che definirla una agenzia di viaggi è riduttivo. Nel loro catalogo scrivono: “vacanze facili in bicicletta, pedalare da una destinazione all’altra e godersi il panorama”.

Sono 8 persone che pensano che la bici sia uno dei mezzi migliori per fare turismo. Dalle foto che hanno pubblicato sul catalogo l’età media sembra sia sui 40 anni (con una netta prevalenza di donne): quindi imprenditorialità giovanile e di genere.

Nel catalogo propongono oltre 200 destinazioni, in tutta Europa. Ci sono le classiche austriache, tedesche, danesi o olandesi su lunghe piste ciclabili, ma si spazia in Polonia, Ungheria, Lituania, Svezia …. oltre alle vicine Francia, Svizzera, Slovenia. Itinerari di più giorni (5-8-10 gg) con alberghi selezionati e prenotati. Tutta la parte logistica a cura dell’agenzia, noleggio bici, trasporto bagagli, cartografia, assistenza …

Ci sono proposte per chi si avvicina individualmente o con gli amici. Chi è solo può optare per quelle di gruppo con guida. Non mancano gli itinerari benessere (la fanno da padrone le località termali mittleuropee). La chicca sono le proposte per famiglie: non solo itinerari facili (pianeggianti, su piste ciclabili e tappe brevi) ma anche la possibilità di noleggiare carrellini, cammellini, seggiolini, family tandem. E per finire c’è pure il bici + barca (un po’ più caro, sic!).

Detto così sembra poco, invece è affascinante, ecologico, molto professionale; andate sul sito www.girolibero.it o chiedete il catalogo, è ricco di optional, suggerimenti, chiarimenti.

Poi, una volta preso gusto, ci si può organizzare in proprio, ispirandosi alle località suggerite (ma questo è meglio non dirlo a quelli di Girolibero).

Renata Casetta

ps: chissà perché di quelle proposte in Italia ce n’è una sola che si svolge interamente in pista ciclabile?