Rosarno chiama, Padova rispondi!?!

sos rosarnoPer il quarto anno AltrAgricoltura Nord Est partecipa alla campagna nazionale “S.O.S. ROSARNO” (negli anni scorsi INGAGGIAMI CONTRO IL LAVORO NERO”). Una campagna che ha le sue radici nelle rivolte di Nardò (Le) e Rosarno (Rc), dove alcuni anni fa centinaia di braccianti hanno dato vita a delle clamorose proteste e scioperi contro lo sfruttamento del caporalato, del lavoro nero e per un salario più dignitoso.

S.O.S. ROSARNO lega la difesa del salario, dei diritti e della dignità di chi lavora nelle campagne e nel contempo vuole sostenere i piccoli produttori biologici strozzati dalla mafia e dai prezzi irrisori (20/25 centesimi per Kgle clementine bio, le arance molto meno) corrisposti loro dalla Grande Distribuzione Organizzata.

S.O.S. ROSARNO è un’associazione che riunisce piccoli contadini, pastori e produttori agrocaseari, braccianti immigrati, disoccupati e attivisti, oltre che piccoli artigiani e operatori di turismo responsabile. Nasce nel gennaio 2011, a un anno esatto dalla rivolta di Rosarno, su iniziativa di alcune associazioni locali attive nella solidarietà con i braccianti stagionali immigrati, soprattutto africani. Insieme per dare forma a un’economia locale solidale integrata, con al centro la terra e come orizzonte lo sviluppo locale sostenibile, nel segno della decrescita.

La piana di Gioia Tauro è interessata da almeno 20 anni da un imponente flusso in entrata di lavoratori stagionali dell’est Europa e dell’Africa, nord e sub-sahariana, che si fermano in loco prevalentemente tra i mesi di ottobre e maggio, per il periodo della raccolta delle olive e degli agrumi, produzioni dominanti nell’economia agricola locale. Nel gennaio 2013 si stimava che nella zona di Rosarno e dintorni fossero presenti almeno 2.200-2.300 braccianti extracomunitari. Per la raccolta degli agrumi, il salario medio è di 25 euro a giornata, con un range che va dai 20 ai 30.

I rapporti sono di lavoro nero o grigio, contratti fasulli che restano carta morta perché non vengono segnate le giornate effettivamente svolte. Un’altra modalità di retribuzione è il cottimo, che prevede 1 euro a cassetta per le clementine e 0,50 per le arance (cassette da 20 kg).

Attraverso la vendita dei prodotti a un prezzo equo – che vuol dire superiore a quelli di mercato imposti dalla Grande Distribuzione Organizzata – si garantisce una equa retribuzione ai lavoratori e una giusta remunerazione ai produttori, creando un piccolo esempio vivente di una possibile alternativa economica per la Calabria e in particolare per Rosarno, improntata a criteri di sostenibilità, equità e convivialità.

Per le arance chiediamo un contributo volontario minimo di 1,60 €/ kg, di cui 1,25 cents andranno direttamente al produttore. Da quest’anno tutti i prodotti di SOS Rosarno espongono il prezzo trasparente (tranne il miele); un esempio:ARANCE  DA  TAVOLA € 1,60/kg = raccolta €. 0,09; lavorazione €. 0,30; + trasporto €. 0,16 + promozione €. 0,13 + quota di solidarietà migranti €. 0,05 + produttore €. 0,52 + contributo mantenimento campagna: 0,35  €/kg(per info sito http://www.sosrosarno.org/ ).

A Padova venerdì 20 e sabato 21 febbraio in piazza dei Signori (davanti alla Gran Guardia) ci sarà un banchetto dalle ore 10 alle ore 17. Ma è possibile prenotare le arance anche direttamente in cassetta: 16 euro per 10 kg di arance da tavola, 13 euro per quelle da spremuta. Inoltre è possibile ordinare anche altri prodotti: mandarini, limoni, olio, pecorino semistagionato, soppressata, nduja, marmellate di arance o clementine in vasetto, mieli in vasetto.

Gli ordini dovranno essere inviati entro la sera di venerdì 6 febbraio all’e-mail infogas@altragricolturanordest.it segnalando: nome e cognome, numero di telefono, prodotto equantitativo desiderato (per i dettagli vedi http://www.altragricolturanordest.it/). Il ritiro può essere effettuato presso la sede in C. so Australia 61 (area ex Foro Boario) nella giornata di  venerdì 20 febbraio (dalle 8:30 fino alle 19).

Le arance e gli altri agrumi sono di prima qualità biologiche e i produttori sarebbero costretti a mandarle al macero perché i prezzi imposti dalla Grande Distribuzione Organizzata sono così bassi che non gli conviene nemmeno raccoglierle.

Le arance arrivano da piccole aziende che operano in regime biologico, seguendo le linee del “disciplinare biologico 100%” e che utilizzano solo rimedi naturali, nessun diserbante e antiparassitario di alcun tipo. I fertilizzanti utilizzati sono di origine organica 100% bio e provenienti da allevamenti non industriali. Per INFO e prenotazioni infogas@altragricolturanordest.it

La campagna è promossa da AltrAgricoltura Nord Est – Rete Gas Padova con la partecipazione di Gas “Il Ciclo Corto” di AltrAgricoltura Nord Est, Gas Este e Baone, Gas Biorekk, Gas Calebassa – Al Ritmo del Tam Tam, Libera di Piove di Sacco, Gas del Conselvano, Gas Mandriola, Gas di Maserà e Campi Colti

 AltrAgricoltura Nord Est