Il progetto PrepAIR, che coinvolge le autorità regionali del Bacino Padano, ha avviato un’indagine pubblica online sulla percezione da parte dei cittadini della qualità dell’aria, accompagnandoli in un percorso di sensibilizzazione e di applicazione di buone pratiche.
Partecipando al questionario, inoltre, si contribuirà a piantare alberi nelle zone colpite da eventi estremi nelle Dolomiti.
Il progetto PrepAIR, co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, nasce nel 2017 e durerà fino al 2024, e tra gli enti partner figurano le Regioni e le Province a statuto speciale del nord Italia, nonché le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (Arpa) e i Comuni di Torino, Milano e Bologna.
L’iniziativa è nata a seguito delle numerose condanne nei confronti delle regioni del Bacino Padano da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in merito allo sforamento dei valori limite di inquinanti atmosferici fissati dalla Direttiva Europea sulla qualità dell’aria, ritenuti molto dannosi per la salute pubblica.
Con gli oltre 16 milioni di euro di budget (10 milioni dei quali erogati dall’UE), i partner mirano a coordinare interventi, indirizzi, strumenti e valutazioni, da utilizzare come presupposto per l’adozione di nuove e più efficaci misure da inserire nei piani di qualità dell’aria delle Regioni e delle Province autonome del Bacino Padano. Il progetto prevede la sperimentazione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria in materia di agricoltura, riscaldamento domestico, efficienza energetica e trasporti. L’obiettivo è di valutare il contributo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico derivante dall’aumento della capacity building e dalla sperimentazione di azioni dimostrative nei settori individuati, nonché stimolare gli operatori dei vari settori e i cittadini ad adottare tecniche compatibili con la riduzione delle emissioni in atmosfera e il risparmio energetico.
Qualche settimana fa PrepAIR ha sviluppato il questionario online Valuta l’Aria, che mira a raccogliere, tramite 20 domande, i dati inerenti la percezione della qualità dell’aria, la conoscenza del tema, le azioni più urgenti da intraprendere e i principali settori e azioni responsabili di questo problema secondo i cittadini residenti nel Bacino Padano. L’importanza dell’opinione dei cittadini per arginare l’annoso problema dell’inquinamento atmosferico è confermata dall’incentivo proposto dai partner per chi compila il questionario: ogni 25 partecipanti verrà piantato un albero nelle zone colpite dai recenti fenomeni meteorologici estremi avvenuti nelle Dolomiti in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Gli alberi piantati sequestreranno CO2 e particolato atmosferico, e contribuiranno ad aumentare la biodiversità con specie autoctone. È stato inoltre sviluppato il gioco online “Pianta un Albero”, con cui gli utenti possono aumentare le piantumazioni di alberi da parte di PrepAIR.
I partner hanno fissato l’asticella del numero minimo di questionari da raccogliere a 5000, ma già dopo qualche settimana hanno partecipato all’indagine 3850 persone e sono stati donati 170 alberi, che contribuiscono all’assorbimento annuo di 50 kg di PM10 e di 5500 kg di CO2.
È un bene che le autorità locali abbiano coinvolto i cittadini per la soluzione del problema smog: se, da un lato, questo processo contribuisce ad aumentare la partecipazione nelle decisioni pubbliche (che è un indicatore di buona salute della democrazia), dall’altro permette agli esperti delle Agenzie Regionali di poter veicolare importanti informazioni alla cittadinanza circa le conseguenze negative dell’inquinamento atmosferico e di sensibilizzarla in merito alle azioni che tutti possono fare per migliorare i propri comportamenti in un’ottica di aumento della qualità dell’aria e quindi di maggiore vivibilità urbana.
Carlo Zanetti – redazione Ecopolis