Alla Biennale per ascoltare -coi piedi per terra- chi ha una prospettiva più ampia

take care_Biennale_Venezia-2016Il circolo di Legambiente Limena ha organizzato per sabato 26 novembre una visita alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia “Reporting from the front”, nel penultimo giorno di apertura! (vedi recensione “Biennale Umana” già pubblicata su ecopolis).

Ci andiamo prima di tutto perchè avremo modo di conoscere – tra le tante proposte presenti – anche quella presentata da Legambiente assieme ad altre quatto associazioni – Emergency, Libera, Associazione Italiana Biblioteche e UISP – che collaborano sul progetto “Taking Care-Periferie in azionecon l’obiettivo di realizzare 5 unità mobili d’intervento in zone periferiche per veicolare e accrescere i principi di cultura, sanità, ambiente, legalità e socialità. 

Più in generale siamo curiosi di scoprire se, come ha auspicato il direttore Alejandro Aravena, la 15° Mostra Internazionale di Architettura riesce ad offrire «un nuovo punto di vista di fronte alla complessità e alla varietà delle sfide che l’architettura deve affrontare”. E’ obiettivo di REPORTING FROM THE FRONT “ascoltare coloro che sono stati capaci di una prospettiva più ampia, e di conseguenza sono in grado di condividere conoscenza ed esperienze, inventiva e pertinenza con chi tra noi rimane con i piedi appoggiati al suolo”.

L’immagine della Biennale Architettura è emblematica: ricorda quando, durante un suo viaggio in America del Sud, Bruce Chatwin incontrò un’anziana signora che camminava nel deserto trasportando una scala di alluminio sulle spalle. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche, che studiava le linee di Nazca. A guardarle stando con i piedi appoggiati al suolo, le pietre non avevano alcun senso, sembravano soltanto banali sassi. Ma dall’alto della scala, le pietre si trasformavano in uccelli, giaguari, alberi o fiori.

“L’architettura si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complicato, né più semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana, piazze, parchi, strade (alberate o no), marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti che costituiscono il nostro ambiente costruito.

(…) Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone. La difficoltà delle condizioni (insufficienza di mezzi, vincoli molto restrittivi, necessità di ogni tipo) è una costante minaccia a un risultato di qualità. Le forze in gioco non intervengono necessariamente a favore: l’avidità e la frenesia del capitale, o l’ottusità e il conservatorismo del sistema burocratico, tendono a produrre luoghi banali, mediocri, noiosi. Ancora molte battaglie devono essere dunque vinte per migliorare la qualità dell’ambiente costruito e, di conseguenza, quella della vita delle persone.

Inoltre, il concetto di qualità della vita si estende dai bisogni fisici primari alle dimensioni più astratte della condizione umana. Ne consegue che migliorare la qualità dell’ambiente edificato è una sfida che va combattuta su molti fronti, dal garantire standard di vita pratici e concreti all’interpretare e realizzare desideri umani, dal rispettare il singolo individuo al prendersi cura del bene comune, dall’accogliere lo svolgimento delle attività quotidiane al favorire l’espansione delle frontiere della civilizzazione.

La nostra proposta curatoriale è duplice: da una parte, vorremmo ampliare la gamma delle tematiche cui ci si aspetta che l’architettura debba fornire delle risposte (…). Dall’altra, vorremmo evidenziare il fatto che l’architettura è chiamata a rispondere a più di una dimensione alla volta, integrando più settori invece di scegliere uno o l’altro”.

Dopo aver letto queste parole di Alejandro Aravena diventa chiaro perché Legambiente Limena sabato andrà in gita a Venezia.

Orio Scanferla, Presidente Legambiente Limena

Programma della giornata: ritrovo dei partecipanti nell’atrio della stazione di Padova alle ore 08.05. Partenza per Venezia con il treno delle 08.21. Trasferimento da piazzale Roma ai Giardini Biennale in vaporetto (ricordiamo di portare Carta Venezia). Ingresso 25,00 euro, ridotto a 16,00 euro in caso di gruppo di almeno 10 persone. Necessario segnalare la partecipazione entro la mattina di venerdì 25 al numero 347.4936232. Pranzo al sacco a cura di ciascun partecipante.

 

One thought on “Alla Biennale per ascoltare -coi piedi per terra- chi ha una prospettiva più ampia

  1. Mi dispiace molto non aver potuto partecipare a questa visita così stimolante e penso arricchente, ma purtroppo la mail mi è arrivata il giorno prima dell’evento! Vi chiedo di poter comunicare almeno qualche giorno prima notizie del genere! Grazie

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