La foresta di Asiago, con i suoi seimila ettari di estensione costellati da una grande varietà di flora e fauna, è una suggestiva distesa verde che sembra unire il cielo e la terra dall’alto della sua privilegiata posizione sull’altopiano.
Ora questo eccezionale patrimonio naturale, situato sulle Alpi Vicentine, al confine tra Veneto e Trentino Alto Adige, è più protetto perché si è guadagnato la certificazione del Forest Stewardship Council® (FSC): organizzazione che ha creato un sistema di certificazione forestale che identifica i prodotti in legno e carta provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile.
Quella dell’Altopiano è la seconda foresta veneta a guadagnarsi la certificazione di gestione forestale responsabile e segue quella ottenuta dai boschi gestiti dall’Associazione Forestale di Pianura, che comprendono le pinete di Eraclea Mare e Porto Santa Margherita e i boschi di Bandiziol e Prassaccon, la foresta planiziale più estesa del Veneto, con una superficie di quasi centoventi ettari.
Per gli abitanti di Asiago la foresta è un bene estremamente prezioso in grado di fornire legname da lavoro e per uso domestico, cibo e riparo per la grande varietà di specie animali che la popolano durante tutte le stagioni dell’anno. La certificazione FSC, voluta fortemente dall’Amministrazione comunale, è l’ultimo tassello in questo mosaico di valorizzazione del territorio e delle sue risorse.
La gestione equilibrata delle aree boschive, in continuità con la tradizione di uso attivo e responsabile del territorio, garantita dalla certificazione di gestione forestale FSC, è infatti importantissima per preservare un inestimabile capitale naturale, sociale ed economico.
“È un primo passo per il Veneto e un enorme contributo alla cultura di gestione responsabile delle foreste nel nostro Paese – ha commentato Diego Florian, direttore di FSC Italia. – Grazie alla certificazione dei boschi del comune di Asiago, da oggi un territorio già ricco di storia potrà contribuire attivamente alla salvaguardia del proprio patrimonio boschivo, attraverso una gestione rispettosadell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. La certificazione corona un rapporto tra uomo e bosco che esiste da secoli: un legame che traspare dalle pagine di molti racconti di Mario Rigoni Stern ed è tutt’oggi visibile”.
Oggi un terzo del territorio italiano è coperto da boschi che negli ultimi decenni, complice lo spopolamento delle aree pedemontane, hanno registrato una costante espansione. Il nostro paese mantiene il quinto posto al mondo e il terzo in Europa per numero di certificazioni Catena di Custodia, sistema che garantisce la tracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC. In Italia la superficie forestale certificata FSC corrisponde a circa 52.245 ettari, con ricadute positive sull’economia e l’occupazione.
sintesi a cura di Andrea Cappellari, da www.lifegate.it