Domenica 21 settembre organizzazioni e movimenti italiani si ritrovano a Firenze in occasione della Manifestazione Nazionale per la Pace e il Disarmo, per chiedere un cambiamento, dopo anni di fallimenti, delle politiche dei governi e delle istituzioni (nazionali, Europei ed extra) nella gestione dei conflitti in atto dalla Palestina all’Ucraina, dalla Siria all’Iraq, Afghanistan, Libia, Congo e in molte altre realtà.
Un presidio, di respiro nazionale, per rilanciare le idee di nonviolenza e disarmo, per fermare le stragi di civili indifesi. La lista delle aree di guerra in questi anni, e soprattutto in questi mesi, si è allungata. La risposta dei Governi e delle istituzioni internazionali non può continuare ad essere l’intervento militare: siamo di fronte al fallimento di tutti i tentativi di soluzione dei conflitti attraverso il ricorso alle armi.
Fermare le guerre e le stragi significa dare finalmente il primato del governo globale del pianeta e delle relazioni tra Stati alla politica multilaterale, ad un sistema delle Nazioni Unite da riformare e da potenziare; significa cambiare il modello di sviluppo, non più orientato al consumo del pianeta per il benessere di pochi ma alla sostenibilità futura ed al benessere di tutti; significa applicazione e rispetto da parte di tutti gli Stati degli accordi, delle convenzioni internazionali e dei diritti umani con meccanismi sanzionatori e con un sistema di polizia e di giustizia internazionale operativo; significa riconoscere il diritto d’asilo e dare accoglienza ai profughi di guerra; significa investire nella ricerca, nell’educazione, nell’ambiente, nell’economia e nel lavoro, nella giustizia sociale, nella democrazia, nella cultura, nel dialogo, nella difesa civile, nella cooperazione, in funzione della pacifica e plurale convivenza e del governo democratico globale, convertendo qui le enormi risorse spese per armamenti e guerre decennali.
L’appuntamento di Firenze si pone in continuità con l’Arena di Pace e Disarmo tenutasi a Verona lo scorso 25 aprile. Nel corso della Manifestazione (dalle 11 alle 16) si susseguiranno testimonianze provenienti dai teatri di guerra e le voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra. Interverranno fra gli altri Mahmoud Zahware dei Comitati Resistenza Popolari Nonviolenti, May Al Kaila Ambasciatrice Palestinese in Italia, il Sindaco di Messina Renato Accorinti, Alex Zanotelli, Andrea Camilleri, Cecilia Strada, Goffredo Fofi, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, Oxana Pachlovska, docente di Ucrainistica a La Sapienza di Roma, Francesco Gesualdi. Ci saranno inoltre collegamenti video con alcune realtà della guerra.
Da Padova saranno organizzati degli autobus che partiranno alle 7.30 di domenica 21 settembre dal lato destro del Piazzale della Stazione di Padova e giungeranno a Firenze nei pressi di Piazza Michelangiolo, da cui partirà la marcia alle ore 11.00. Il rientro a Padova è previsto per le ore 17.30 e la quota di partecipazione è di 15 € per i lavoratori e 5 € per disoccupati e studenti. Per iscrizioni ed informazioni scrivere a segreteria@cgilpadova.it o telefonare ai numeri 049/8944260 e 3395094489.
Rete della Pace