Da ormai 10 anni il comitato per la pedonalizzazione di Via Dante si batte perché venga data soluzione all’anomalia che permette ancora oggi al traffico di entrare nel centro storico, attraversandolo in maniera impropria, per trovare una scorciatoia alternativa alle tangenziali e ai percorsi idonei nella cintura esterna cittadina. E’ una vera tangenziale a scorrimento veloce all’interno di Padova. Ciò è dovuto alla pessima abitudine di molti automobilisti, che pensano di risparmiare tempo e strada tagliando per il centro.
Un traffico di attraversamento puro che assomma tutte le auto che quindici anni fa passavano per Corso del Popolo (le stime parlano di cinquemila auto al giorno). Il risultato è inquinamento, degrado e abbandono per questa strada storica, ancora inspiegabilmente aperta al traffico, all’interno delle vecchie mura di Padova. La Porta Molino e il suo Ponte, uniche costruzioni di questo genere a Padova ancora attraversate dal traffico, sono pesantemente colpite da auto, furgoni e autobus che generano rumore e vibrazioni pericolose per la loro stabilità, oltre che enormi quantità di polveri sottili che ristagnano stabilmente sotto le arcate dei portici di Via Dante. Inoltre, gravi ripercussioni sono conseguentemente inevitabili anche su via Savonarola, piazza Mazzini e su via Trieste: una situazione non più sostenibile, che ci riporta con la memoria agli anni ’70, quando tutto il centro era aperto al traffico così come ancora oggi in via Dante si può vedere.
Si tratta di un improprio scollamento di questa area dal resto del nostro centro storico, distaccata e abbandonata a se stessa come se facesse parte di un’altra città, di un’altra storia. Si può arrivare a dire che esista un vero accanimento nel non voler dare a questo intero comparto urbano la stessa attenzione che viene riservata a tutte le altre aree del nostro centro storico, oggi uno dei più belli ed estesi della regione.
Negli ultimi anni sono già state due le raccolte firme di negozianti e residenti che, insolitamente uniti e compatti, chiedono a gran voce la chiusura al traffico e la riqualificazione di via Dante e via S. Fermo, per uniformare quest’ultima zona ancora “stile anni ’70” al resto del centro storico. La prima petizione venne organizzata otto anni fa per chiedere l’istituzione di una zona a traffico limitato, mentre l’anno scorso una nuova sottoscrizione proponeva una soluzione ancor più radicale, la pedonalizzazione dell’area.
Dal Comune però non arriva nessuna risposta concreta, solo rinvii e disinteresse. Il Sindaco Zanonato e l’allora vice-sindaco Ivo Rossi avevano condizionato la chiusura al traffico da attraversamento su via Dante all’apertura del cavalcaferrovia Sarpi-Dalmazia, poi all’apertura dell’Arco di Giano e poi ancora al benestare delle varie Associazioni dei commercianti.
Le aperture di ponti e cavalcaferrovia sono avvenute, i benestare di tutte le associazioni ci sono, ogni persona di buonsenso è d’accordo sull’argomento, ma ancora oggi niente di nuovo per via Dante, per i suoi negozianti e per i suoi residenti.
Rimaniamo asfissiati e danneggiati da un carico enorme di inquinamento, di rumore e di vibrazioni che dequalificano e danneggiano spesso irreparabilmente la salute delle persone, le attività commerciali, le strutture storiche, la nostra stessa città.
Luca Pieragnolo – Comitato per la pedonalizzazione di Via Dante