In Europa il flusso di turismo ha mosso l’anno scorso oltre 600 milioni di persone, circa il 50% del totale nel mondo.
Numeri che hanno un significativo impatto per quanto riguarda la sostenibilità dei territori attraversati da chi si sposta. Se infatti l’Italia è paese virtuoso, il terzo dopo Spagna e Portogallo, con il 73% le aziende turistiche a fare uso di pratiche di sostenibilità, altri paesi europei non sono così attenti alla questione.
Come riporta il sondaggio realizzato da ShapeTourism a Cipro ben il 45% delle aziende non fa infatti uso di pratiche come la creazione di collegamenti commerciali tra il turismo e altre attività economiche e manca l’acquisto da aziende con pratiche ecologiche certificate. Analogamente sono oltre il 33% delle aziende in Croazia a non prestare attenzione alla sostenibilità.
Nasce così il sistema ShapeTourism, per permettere ai soggetti interessati pubblici e privati di dare forma a un turismo più sostenibile nei paesi mediterranei: l’indagine si è concentrata su Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Portogallo, Slovenia e Spagna. Si tratta di un progetto finanziato dal programma Interreg MED e promosso e sviluppato in Italia da un consorzio con a capo l’Università Ca Foscari di Venezia e AICCRE Veneto.
ShapeTourism si struttura in vari strumenti che permettono di mappare e sviluppare ipotesi future. In particolare l’Osservatorio ShapeTourism offre informazioni, scenari e indicatori sulla competitività e la sostenibilità del fenomeno nel mediterraneo, al fine di aiutare le parti interessate a modellare il turismo in modo sostenibile. Grazie a ShapeTourism Survey si possono invece ottenere informazioni sullo stato di salute del turismo nell’area del Mediterraneo: con questo strumento le parti interessate possono sia valutare le tendenze del turismo e i possibili impatti dei cambiamenti globali sullo sviluppo del settore sia identificare e valutare le pratiche sostenibili dei portatori di interesse privati e pubblici.
Ci sono infine un simulatore di scenari di capacità di trasporto e le mappe del Cluster Matrix. Il primo permette di interpretare gli scenari delle regioni mediterranee grazie all’utilizzo degli indicatori di densità turistica degli arrivi, intensità turistica della popolazione residente e tasso di occupazione delle strutture ricettive. Le mappe del secondo invece visualizzano la concentrazione geografica delle regione del Mediterraneo e consentono, insieme agli altri strumenti, di determinare i driver regionali dell’industria turistica.
ShapeTourism è uno strumento interattivo per cui è fondamentale il contributo delle parti interessate, che possono migliorare e aggiornare le informazioni inserendo i dati di cui sono in possesso. La solida mappatura degli scenari futuri che ne risulterà potrà essere utilizzato per supportare il processo decisionale riguardo alle politiche turistiche a livello locale e regionale.
Luca Cirese – redazione ecopolis