Sono sette le grandi città europee che dal 2010 ad oggi hanno vinto il titolo di Capitale Verde europea. Nessuna è italiana.
Venerdì 10 giugno giornata di studi su Nantes, 280.000 abitanti, vincitrice per il 2013.
Non solo per conoscere gli elevati standard ambientali e sociali perseguiti e raggiunti in svariati interventi e progetti, ma anche per verificarne l’applicazione anche qui da noi, a Padova o in Veneto.
È una iniziativa dell’Ordine degli Architetti di Padova e della Fondazione Barbara Cappochin, con la collaborazione del coordinamento Urbanmeta, dopo la positiva esperienza delle Conferenze internazionali dedicate agli eco-quartieri, che ebbe quale esito l’elaborazione di un documento programmatico sulla rigenerazione urbana e la pubblicazione del libro Ecoquartieri/Ecodistricts.
Hanno deciso di affrontare il tema dell’ecologia a scala urbana e territoriale organizzando un ciclo di incontri seminariali con amministratori e progettisti di alcune delle più significative esperienze europee.
Conferenze gratuite rivolte ad una platea ampia di professionisti: amministratori pubblici e privati, architetti, ingegneri, psicologi ed animatori di comunità, impresari, investitori, soggetti del Terzo settore, portatori di interesse di categorie economiche e sociali quali i sindacati.
Lo spettro è ampio, tant’è vero che gode della collaborazione della Consulta delle professioni della Camera di Commercio di Padova.
Nella scelta dei casi di studio si è in particolare fatto riferimento all’iniziativa della Commissione Europea “Città verdi – città vivibili”, che dal 2010 attribuisce il riconoscimento di “Capitale verde europea” alle città che più si sono distinte per una pianificazione territoriale intelligente mirata a ridurre i consumi energetici ed il consumo di territorio, a contrastare le cause dei cambiamenti climatici in atto ed a mitigarne gli effetti, a promuovere politiche di mobilità sostenibile e di potenziamento del sistema del verde, garantendo nel contempo elevati standard ambientali e quindi una buona qualità della vita per i propri abitanti.
Per concorrere al riconoscimento di “Capitale verde europea” le città interessate devono presentare un esauriente dossier articolato in relazione a 12 indicatori, illustrando gli interventi effettuati ed i risultati conseguiti negli ultimi anni e gli obiettivi strategici di rigenerazione urbana.
In ordine temporale le città risultate vincitrici dal 2010 ad oggi sono state Stoccolma, Amburgo, Vitoria-Gasteiz, Nantes, Copenhagen, Bristol e Lubiana, mentre per il 2017 il riconoscimento spetterà alla città di Bristol.
Nessuna città italiana purtroppo.
Con l’iniziativa “Città verdi – città vivibili” la Commissione Europea si propone di selezionare e far conoscere esempi di buone pratiche in grado di ispirare e promuovere positivi modelli di gestione urbana in altre città europee.
Una delle finalità della serie di incontri seminariali programmati a Padova nell’Aula Magna dell’Università non è dunque solo quella di approfondire la conoscenza di quanto altre città e nazioni europee stanno realizzando sul fronte della sostenibilità ambientale e della rigenerazione urbana, ma anche di verificare quali insegnamenti e quali indicazioni operative se ne possano trarre per la realtà italiana.
La prima giornata di studio è dedicata alla città di Nantes, Capitale verde d’Europa 2013.
Tra gli obiettivi strategici definiti dall’Amministrazione comunale vi sono: la riduzione delle emissioni climalteranti del 30% al 2020, del 50% al 2030 e del 75% al 2050; il potenziamento dei trasporti pubblici e della rete dei percorsi ciclabili per ridurre la quota della motorizzazione privata dal 63% del 2002 al 42% nel 2030; la riduzione del consumo di suolo, perimetrando e stabilendo speciali norme di protezione per gli spazi agricoli e naturali ed avviando programmi integrati di recupero delle aree urbane degradate.
Particolarmente significativo è, da questo punto di vista, il progetto urbano dell’Ile de Nantes, in fase di realizzazione, comprendente un’area di 335 ettari nel cuore della città nella quale sono previsti un nuovo Centro Ospedaliero Universitario (235.000 mq), circa 20.000 abitazioni (delle quali più del 25% destinato all’edilizia sociale), nuove attività economiche e commerciali.
Un programma di estremo interesse sia per la qualità degli spazi pubblici e delle architetture previste ed in parte già realizzate, sia per il processo partecipativo che ha attivamente coinvolto cittadini, associazioni culturali e di categoria.
Altro aspetto interessante dell’esperienza di Nantes è la partecipazione della città al programma nazionale delle “Éco-cité, Villes de demain” che richiede la presentazione di progetti innovativi dal punto di vista ambientale, paesaggistico ed economico-sociale coerenti con una visione strategica a scala metropolitana finalizzata all’integrazione di città e campagna.
Sergio Lironi, Presidente Onorario Legambiente Padova
La partecipazione alla conferenza – il cui programma è qui – è gratuito, NON richiede l’iscrizione ad alcun ordine professionale, ma conferisce crediti ad alcuni di questi. Per registrarsi occorre andare qui.
I prossimi incontri saranno a luglio sulle esperienze di Essen e Amburgo, mentre a settembre su quelle di Lubiana e Bristol.