Ambiente in tribunale e non solo: truffe e raggiri, processo PFAS, il bilancio 2024 dell’attività della Guarda costiera veneta.
Di seguito il Rapporto sulla Legalità della CGIL Veneto di gennaio, sezione ambiente, con “un occhio di riguardo” su Padova:
Processo FFAS in Corte d’Assise a Vicenza. L’udienza N°125 del processo iniziato nel 2021 si è tenuta il 9 gennaio 2025 per il deposito degli ultimi documenti processuali da parte dei PM e degli avvocati difensori degli imputati. Il collegio giudicante ha deciso di fissare un’udienza di chiusura dell’istruttoria dibattimentale per il 16 gennaio 2025, al fine di dare alle parti il tempo minimo necessario per vagliare la documentazione depositata e per l’interlocuzione di merito. Sono state fissate per il 6 e il 13 febbraio le due udienze della requisitoria dei PM Hans Roderich Blattner e Paolo Fietta. Successivamente, il collegio ha programmato cinque udienze per le parti civili (tra il 20 febbraio e il 20 marzo 2025) e cinque udienze per le difese (tra il 27 marzo e il 24 aprile), con due ulteriori udienze di riserva previste per il 30 aprile e l’8 maggio 2025. La sentenza di primo grado è prevista per maggio 2025. Nell’udienza del 16 gennaio 2025 si è registrata una spaccatura tra le difese relativamente alla documentazione da depositare. Inoltre, la Corte ha respinto la richiesta delle difese di sentire altri due testimoni.
Il bilancio dell’attività della Guardia costiera del Veneto nel 2024. La Guardia Costiera ha depositato il bilancio di attività per l’anno 2024. In sintesi: sono state emesse 216 sanzioni amministrative per un totale di 400.000 euro; 41 ordinanze di polizia marittima per usi pubblici marittimi non conformi; e 33 notizie di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria. Le condotte illecite rilevate includono: 19 casi di polizia dei porti, ambiente e diporto nautico; 35 casi di uso improprio del demanio marittimo; e 58 casi di mancata sicurezza balneare. Inoltre, sono stati riscontrati 96 illeciti amministrativi relativi a pesce scaduto e non tracciato, con sanzioni per un totale di 267.000 euro e il sequestro di 1,2 tonnellate di prodotto ittico, con il deposito all’Autorità Giudiziaria delle condotte penalmente rilevanti.
Fitofarmaci illegali, raggirate 4 aziende agricole a Padova. Il gruppo criminale che operava tra Verona, Napoli e Romania, importando dalla Cina fertilizzanti e fitofarmaci dannosi per la salute e l’ambiente (vedi news 4.7 del rapporto di legalità di novembre 2024), ha colpito anche a Padova. Il gruppo spacciava i prodotti come fertilizzanti di qualità grazie alla complicità di una tipografia veronese che stampava etichette false. A due mesi dal blitz culminato con l’arresto di cinque persone accusate di associazione a delinquere, falsificazione di documenti e truffa, è stato pubblicato l’elenco delle aziende agricole vittime della truffa che, in buona fede, hanno acquistato i prodotti. Tra le centinaia di agricoltori raggirati, ci sarebbero anche quattro imprese padovane (due in alta e due in bassa Padovana) che, alla visita dei Carabinieri, hanno prontamente collaborato fornendo informazioni sui contatti e denunciando i truffatori. Il sequestro di questi fertilizzanti ha già raggiunto le 450 tonnellate, con 22 perquisizioni effettuate in tutta Italia. È stato disposto il sequestro di beni per un valore di 180.000 euro appartenenti agli indagati.
Scarico di rifiuti speciali a Galliera Veneta (PD). L’anziano titolare di un capannone a Galliera Veneta, che voleva affitto per pagare le spese mediche del figlio, pare sia stato raggirato e ora si trova a processo a Padova per smaltimento illegale di scarti tessili di lavorazione. Il deposito abusivo di rifiuti speciali comporta una spesa di smaltimento di 600.000 euro, somma che il pensionato non possiede. La vicenda risale a ottobre 2022, quando il proprietario ha cercato di affittare il capannone con annesso piazzale tramite un annuncio online. Dopo essere stato contattato da potenziali locatari il 25 ottobre 2022 e aver effettuato una visita il 27 ottobre, è stato stipulato un accordo che necessitava solo di alcuni dettagli e della firma del contratto. Il pomeriggio dello stesso giorno, il pensionato è stato contattato telefonicamente per la necessità urgente di deposito di scarti di lavorazione, come parte dell’accordo da sottoscrivere. Fiducioso nell’accordo appena raggiunto, ha dato il suo assenso. Tra il 28 e il 30 ottobre 2022, sono stati scaricati resti di lavorazioni tessili, riempiendo il piazzale e il capannone di tessuti da smaltire. Alcune telefonate a novembre 2022, con giustificazioni legate al Covid per il ritardo nella consegna del contratto, sono state seguite dal silenzio. Il Comune di Galliera Veneta ha emesso un’ordinanza di rimozione di 3.700 metri cubi di fibre tessili lavorate (rifiuti speciali da smaltire). Il pensionato ha reagito depositando una denuncia per truffa e affrontando una causa per il mancato smaltimento dei rifiuti. L’udienza in Tribunale a Padova del 13 gennaio 2025 ha preso atto del raggiro.
Tratto dal Rapporto mensile sulla legalità in Veneto redatto da Ilario Simonaggio, responsabile Osservatorio Legalità CGIL Veneto. Per chi volesse leggere la versione completa, il Rapporto sulla legalità è pubblicato sul portale della CGIL Veneto, nell’Osservatorio sulla Legalità del Consiglio Regionale Veneto nonché sul sito dei quotidiani NEM nello spazio riservato agli abbonati. Fonte del Rapporto sono i media locali e le ordinanze di custodia nei casi di associazioni criminali.
Redazione Ecopolis