Abitare il Paese partendo da noi è il titolo della mostra gratuita aperta fino all’8 giugno nei ballatoi al primo piano del Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Realizzata dall’Ordine degli Architetti, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Padova assieme agli allievi e docenti degli Istituti Tecnici “G. Valle” e “G. B. Belzoni” e in collaborazione con l’ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova e all’interno di un progetto nazionale.
La mostra, coinvolgente e ricca di stimoli, offre attraverso linguaggi diversi (documenti, piante, plastici, grafici, interviste, immagini e video) degli interessanti spunti di riflessione sul rapporto che si instaura tra la città e chi la abita o frequenta abitualmente.
Trenta studenti dei due istituti tecnici, affiancati dai loro insegnanti, si sono allenati a osservare e a leggere con sguardo attento e critico il contesto urbano che attraversano quotidianamente, vale a dire i quartieri in cui sorgono le loro scuole; ne hanno colto l’assetto complessivo, le stratificazioni, la varietà di insediamenti e di tipologie architettoniche, frutti e tracce di vicende storiche e di trasformazioni sociali, e ne hanno dato una rappresentazione.
Gli studenti del Belzoni hanno esplorato a zona del Centro Storico che in linea di massima si espande attorno a Piazza Capitaniato, estendendosi fino a Porta San Giovanni e alle Riviere. Grazie ad approfondimenti e a un puntuale raffronto con la documentazione e la cartografia storica, hanno individuato interventi architettonici e urbanistici che recano l’impronta del Trecento e dell’operato di Giovanni Maria Falconetto, Camillo Boito e Giò Ponti. I giovani hanno poi elaborato “una nuova, diversa, originale mappa concettuale, base metodologica per prossime esplorazioni”.
Gli studenti del Valle hanno svolto un’indagine sull’Arcella, addentrandosi tra edifici e strade, intervistando persone e confrontandosi con coetanei di altre scuole. I risultati ci mostrano come gli abitanti percepiscano il loro quartiere: accanto al degrado e alle criticità, emergono ricordi personali, memorie storiche, attaccamento affettivo ai luoghi, esperienze positive di aggregazione, apertura alla novità, desideri, risorse e potenzialità da sfruttare. Tutto raccontato con una campagna fotografica e di riprese video, assemblaggio suggestivo ed efficace di parole e di immagini.
Gli studenti hanno poi immaginato possibili soluzioni per aree dismesse o degradate ed elaborato proposte di interventi di riqualificazione, incentrati sulla creazione di spazi verdi attrezzati e di ambienti per attività creative, ricavati in spazi aperti o edifici recuperati, (lavorazioni artistiche e artigianali, concerti…).
Leggere, comprendere, raccontare porzioni di città e immaginarne possibili assetti non sono operazioni banali, né scontate; sono azioni tipiche di cittadini responsabili, ed è significativo che i ragazzi abbiano potuto acquisirle e sperimentarle a scuola, negli anni della formazione. Hanno avuto l’opportunità di scoprire che le architetture belle e funzionali, così come le scelte urbanistiche oculate interessano tutti gli abitanti e i frequentatori della città perché facilitano l’aggregazione e l’integrazione e determinano la qualità della vita nel contesto urbano. Anche perché, come afferma Rick Yancey, “Le città sono qualcosa di più della somma delle loro infrastrutture. Esse trascendono i mattoni e la malta, il cemento e l’acciaio. Sono i vasi in cui viene riversata la conoscenza umana.”
Silvia Rampazzo – redazione ecopolis
La mostra Abitare il paese partendo da noi , allestita nei ballatoi al primo piano del Centro Culturale Altinate San Gaetano è visitabile gratuitamente fino all’8 giugno, nei seguenti orari:
- dal lunedì al venerdì: 10:00-18:00
- sabato: 10:00-15:00
- domenica e festivi: chiuso