“Una bella realtà, costituita da persone concrete, sincere e leali”.
E’ così che Nicola, giovane universitario, descrive il Comitato Intercomunale Brenta Sicuro. Si tratta di un gruppo di cittadini mobilitatosi per la cura e la sicurezza del tratto del Brenta che attraversa i territori di Vigonovo, Campolongo Maggiore, Piove di Sacco e Codevigo.
Lo studente, entrato a far parte del Comitato da pochi mesi, ci racconta in questa lettera la sua esperienza di impegno per l’ambiente.
«Temevo che il Comitato, svolgendo il proprio lavoro parallelamente al mondo politico, fosse influenzato da partiti o movimenti, e che, di conseguenza, la sua attività si risolvesse solo in chiacchiere, senza dare vita a interventi pratici per la messa in sicurezza del nostro territorio. Tuttavia il calendario degli appuntamenti ha subito smentito le mie paure.
In poco meno di due mesi abbiamo organizzato, con l’aiuto di comuni del veneziano e del padovano, serate dedicate alla sicurezza idraulica, durante le quali non ci siamo limitati ad esporre il tema, ma abbiamo anche invitato testimoni e docenti universitari. Non ci siamo risparmiati sopralluoghi sul campo. Abbiamo battuto a tappeto decine di chilometri, armati di scarponi, di sacchi e di guanti, raccogliendo rifiuti abbandonati lungo argini, strade e scoli secondari, dai più ingombranti fino al più piccolo pezzo di plastica. Abbiamo recuperato a mano tonnellate di materiali, che abbiamo spedito agli eco-centri comunali, come potrebbe fare, facilmente e gratuitamente, ciascuno di noi.
Non è necessario trasportare rifiuti su auto o furgoni per deporli di nascosto, lungo gli argini o in piazzole isolate. Basta recarsi all’eco-centro di riferimento, che è finanziato direttamente dalle tasse, come la Tari, versate dai cittadini. Non c’è alcun motivo valido per abbandonare la spazzatura in aree verdi pubbliche. In questi mesi mi sono reso conto che alcuni di noi, privi di ogni senso di civiltà, non solo ignorano i danni alla salute causati da depositi abusivi di rifiuti, ma si disinteressano completamente dei soldi che spendono in tasse ogni anno.»
La risoluzione del problema, secondo Nicola, non può essere lasciata solo alle ottime iniziative di pulizia e di sensibilizzazione svolte da gruppi di cittadini, da associazioni ambientaliste – si pensi alle giornate di “Puliamo il mondo” organizzate dal circolo Legambiente La Sarmazza di Saonara e Vigonovo – e da comitati, come Brenta Sicuro.
Anche le amministrazioni locali devono attivarsi in vari modi: promuovendo campagne informative sullo smaltimento corretto dei rifiuti, incentivando con premi o detrazioni fiscali i comportamenti rispettosi verso l’ambiente, inasprendo le sanzioni contro gesti incivili, prevedendo controlli più attenti grazie a forme di sinergia tra comuni vicini o di collaborazione con istituti di controllo e di guardia privati o con i nonni vigile.
La famiglia e la scuola rivestono un ruolo importante. L’esempio virtuoso degli educatori contribuisce a formare nuove generazioni più attente al nostro territorio, al nostro mondo, che rimane l’unico che abbiamo.
L’impegno del Comitato Brenta Sicuro prosegue, puntando su prevenzione del rischio idraulico, salvaguardia dell’ambiente e formazione. Finora sono state distribuite nelle scuole primarie e secondarie di otto comuni, 8.000 copia di volantini sul rispetto per la natura. La condivisione di obiettivi e di azioni, tra persone e istituzioni, appare l’unica via possibile per la tutela e la sicurezza del territorio in cui viviamo.
Nicola Romanato – Comitato Intercomunale Brenta Sicuro